Bologna. S. Giacomo

positivo, (?) 1950 - (?) 1959

Il positivo, incollato ad un supporto secondario in cartoncino grigio a media grammatura, è stato collocato in una busta di carta conservazione e posto orizzontalmente entro una scatola di materiale inerte (all'interno i fototipi sono ordinati secondo il nuovo inventario assegnato). L'immagine pare essere stata stampata su di un cartoncino di riutilizzo, non su specifica carta fotografica

  • OGGETTO positivo
  • SOGGETTO Scultura - Rilievi - Modanature - Terrecotte
    Architettura sacra - Chiese - Campanili - Finestre - Cornici
    Italia - Emilia Romagna - Bologna - Basilica di San Giacomo Maggiore
  • MATERIA E TECNICA CARTA
  • MISURE Misura del bene culturale 0800676076: 129x163 mm
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI Anonimo (xx Metà): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il suggestivo scorcio da sotto in su comprende parte del paramento esterno di una delle cappelle del peribolo absidale della basilica di San Giacomo Maggiore, oltre a fotografare la torre campanaria del complesso bolognese. Si ipotizza che l'immagine sia posteriore al restauro dell'esterno delle cappelle radiali - avvenuto nel 1950 - proponendo una cronologia dubitativa estesa agli anni Cinquanta (nonostante sia stata rintracciata una lastra, N_001863 datata al 1940, che documenta una situazione similare al presente fototipo). Di fondazione duecentesca, la basilica degli agostiniani di Bologna intotolata all’apostolo Giacomo Maggiore, divenne nel XV secolo la chiesa gentilizia dei Bentivoglio, signori della città prima del passaggio allo Stato della Chiesa. In merito agli interventi conservativi che interessarono il complesso si precisa un restauro negli anni Venti dell’Ottocento del portico bentivolesco affacciato su via Zamboni, già strada San Donato; in quell’occasione vennero alla luce le celle sepolcrali occluse sul fianco sinistro della chiesa, ma oltre alla scoperta non si procedette con ulteriori lavori (la scoperta non diede però impulso a nuovi lavori di ripristino se nel 1886 le sepolture vennero nuovamente esaminate e richiuse: soltanto nel 1962-1963 furono oggetto di un definitivo recupero; vedi Aprato 1967, p. 67). In seguito, nel 1901 l’edicoletta posta sulla cuspide di facciata, contenente la statua del santo apostolo, venne ripristinata a livello statico (Faccioli 1901, pp. 17-18). Dal principio del Novecento in avanti gli interventi s’intensificarono: 1906 demolizione del portico tardo cinquecentesco addossato alle mura del Mille verso piazza Verdi; 1914-1915 scoprimento delle cupole del coperto (rifinite da embrici e squame in cotto); 1950 restauro delle finestre delle cappelle radiali con integrazione delle ghiere in cotto e con apertura di quelle tamponate; 1953-1954 ripristino del rosone della facciata; 1962-1963, oltre al sopra citato recupero delle celle sepolcrali, fu restaurato dell’oratorio di Santa Cecilia; 1964-1966 tinteggiatura di buona parte dell’interno
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800676076
  • NUMERO D'INVENTARIO P_000757
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2018
  • ISCRIZIONI supporto secondario: recto, sotto il fototipo - Bologna. S. Giacomo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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