Bologna/ Corpus Domini (Chiesa) o/ Chiesa della Santa/ Via Tagliapietre 11./ La volta distrutta. (affreschi di M. A. Fran=/ ceschini
negativo,
post 1943/10/05 - ca 1946
Anonimo (xx Prima Metà)
XX prima metà
Monti, Giovan Giacomo (1620-1692)
1620-1692
La lastra era originariamente contenuta in una busta pergamina; tale custodia si conserva separatamente in una scatola. Sul fototipo sono visibili le impronte del portalastre
- OGGETTO negativo
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SOGGETTO
Architettura - Chiese – Sec. 17
Italia - Emilia Romagna - Bologna - Chiesa del Corpus Domini
Bombardamenti aerei - Danni di guerra - Guerra mondiale 1939-1945
Edifici di culto – Interni
Elementi architettonici – Cupole - Volte a botte – Pilastri
Architetti italiani - Sec. 17. - Monti, Giovan Giacomo
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MATERIA E TECNICA
VETRO
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO E STORICO ARTISTICO
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ATTRIBUZIONI
Anonimo (xx Prima Metà): fotografo principale
Monti, Giovan Giacomo (1620-1692): architetto
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
- INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Costruito fra il 1477 e il 1480 da Nicolò di Marchionne da Firenze e Francesco Fucci da Dozza, il Corpus Domini è uno dei santuari più cari alla devozione popolare. L'edificio è conosciuto anche con il nome di “Chiesa della Santa” in quanto in esso è conservato il corpo di Santa Caterina de' Vigri, fondatrice nel 1456 del primo convento di suore Clarisse a Bologna. Conservando la facciata rinascimentale, Giovan Giacomo Monti rimaneggiò l’edificio nella seconda metà del Seicento, in forma barocca. L’interno è a una navata, con cappelle affrescate da Marcantonio Franceschini e arricchito da sculture di Giuseppe Mazza. La chiesa venne per la maggior parte distrutta dall’incursione aerea del 5 ottobre del 1943, che abbatté la facciata, il tetto, le volte della nave, alcune cappelle e la parte superiore dei muri di perimetro; inoltre distrusse e mutilò l’interna decorazione ad affresco e a stucco. L'immagine documenta parte del soffitto rimasto della chiesa in seguito a questo bombardamento: la volta a botte in primo piano e la cupola il cui affresco rappresentante “S. Caterina in gloria” è stato attribuito a Marcantonio Franceschini. La ripresa in esame mostra il santuario prima della costruzione dell'armatura di sostegno della calotta della cupola, come documentato dall'immagine N_002179 realizzata dallo studio bolognese A. Villani & Figli, nel 1946. Il nucleo di lastre con numero d'inventario da N_001672 a N_001676, potrebbero essere state realizzate nella medesima occasione: tuttavia essendo di autore ignoto si decide di non considerarle come servizio fotografico
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641725
- NUMERO D'INVENTARIO N_001674
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI sul pergamino: recto - R. SOPRAINTENDENZA/ ALL'ARTE MEDIOEVALE E MODERNA/ DELL'EMILIA E DELLA ROMAGNA/ scatola 1 – n 8/ MOBILE C SCAF. V N. 187/ INVENT. N.13384/ LUOGO: Bologna/ Corpus Domini (Chiesa) o/ MONUMENTO: Chiesa della Santa/ STAMPE N. Via Tagliapietre 11./ La volta distrutta. (affreschi di M. A. Fran=/ ceschini/ OSSERVAZIONI/ Incursione aerea del 5 ottobre 1943 -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0