Bologna - Chiesa di San Vittore

negativo servizio, 1960/01/29 - 1960/01/29

Servizio composto da 5 lastre negative originariamente contenute in pergamino; tali buste, con iscrizioni e annotazioni, si conservano separatamente

  • OGGETTO negativo servizio
  • SOGGETTO Architettura religiosa - Chiese - Conventi
    Arredi sacri - Cori lignei - Stalli
    Chiostri - Cortili - Elementi architettonici - Loggiati
    Italia - Emilia-Romagna - Bologna - Cenobio di San Vittore
  • MATERIA E TECNICA VETRO
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI A. Villani & Figli (1932-1970): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Alcuni carteggi conservati presso l'Archivio Storico SABAP di Bologna (STORICO I - BO M 30) e datati 1956 segnalano problemi statici dell'edificio e la necessità di un consolidamento. Il 4 agosto infatti, Ettore Vacchi, ingegnere e conservatore onorario, sollecita il Soprintendente Niccoli per un sopralluogo viste "le precarie condizioni statiche sia del protiro che della facciata incisi da profonde lesioni" con pericolo per le persone e per la staticità del monumento. Immediatamente vengono eseguite opere provvisorie di puntellamento del protiro per evitarne il crollo (17 agosto 1956) ma solo nel 1959 cominceranno i lavori di restauro sulle manomissioni della facciata, di parti esterne ed interne della chiesa e del chiostro, dei piani di calpestio della chiesa alta e dell'abside. Il complesso, confiscato dal Genio Militare nel 1866, subì infatti distruzioni e incuria. Un primo restauro del 1909, seguito da Guido Zucchini, si limitò alla rimozione di sovrastrutture ingombranti e a un consolidamento di massima. Il servizio realizzato dallo Studio Villani mostra la facciata dopo il consolidamento (N_003397) con la rimozione del protiro e la gradinata eseguita su antico disegno posseduto dai Padri Filippini, la veduta scorciata dell’ingresso al chiostro (N_003390) con “il cancelletto a vetri” (Vacchi 1963) e alcune vedute interne con particolare attenzione al lato destro del coro ligneo dove è chiaro il disallineamento tra il chiostro e la chiesa, come evidenzia la traccia della porta che si apriva in corrispondenza dell’ultimo stallo (N_003394-N_003395). Il restauro fu giudicato dalla stampa locale “aggressivo” ma difeso strenuamente dall’ing. Vacchi che sostenne “Si può chiamare aggressione l’aver ridato alla facciata la sua forma originale e smantellate le brutture che la deturpavano?” (lettera al Soprintendente e al comitato Bologna Storico Artistica del 7 dicembre 1959). Il nome A. Stanzani che compare su tutti i pergamini corrisponde all’architetto Arrigo Stanzani in organico presso la Soprintendenza ai Monumenti, probabilmente committente e destinatario della documentazione
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641294
  • NUMERO D'INVENTARIO N_003390; N_003392; N_003394-N_003395; N_003397
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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