Castell'Arquato/ Chiesa Collegiata
negativo,
post 1927 - ante 1932
Anonimo (xx Prima Metà)
XX prima metà
La lastra era originariamente contenuta in una busta pergamina; tale custodia si conserva separatamente in una scatola
- OGGETTO negativo
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SOGGETTO
Pilastri - Capitelli - Sec. 12
Architetture – Chiese romaniche - Restauri
Italia - Emilia Romagna – Castell’Arquato – Collegiata di Santa Maria
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MATERIA E TECNICA
VETRO
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
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ATTRIBUZIONI
Anonimo (xx Prima Metà): fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
- INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La costruzione della chiesa di Santa Maria risale al 758. Dopo il terremoto del 1117 essa fu ricostruita e consacrata nel 1122. Verso la metà dell’Ottocento la facciata in tufo della chiesa collegiata, conservava ancora le sue linee primitive, ma internamente mostrava i segni degli interventi subiti nei secoli precedenti. A partire dal 1899, il complesso della collegiata di Castell'Arquato è sottoposto a numerosi restauri. Il ritrovamento degli affreschi quattrocenteschi della cappella di Santa Caterina d’Alessandria, spinse il parroco Don Cagnoni a ricercare, sotto gli stucchi e le decorazioni, le forme romaniche originarie. Nel 1906 vennero eseguiti i primi saggi alle murature, compiuti personalmente da Don Cagnoni con la collaborazione di Don Zancani. I due parroci iniziarono la pulitura degli antichi capitelli che, come scritto sul Bollettino Storico Piacentino del 1906, “formano uno degli ornamenti più belli del tempio e che finora sono stati coperti con un intonaco di calce”. Il fototipo in esame è stato realizzato tra il 1927 ed il 1932. L’immagine presenta i pilastri e i capitelli della chiesa Santa Maria liberati dalle superfetazioni barocche. Oltre i pilastri, si intravede la parete in tufo dell’abside centrale, il cui restauro terminò nel 1927 con l’apertura delle finestre del coro ricostruite a cura della Soprintendenza. Nel 1932, secondo la documentazione dell’archivio disegni della Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici dell’Emilia, venero effettuati una serie di importanti lavori, tra cui l’abbassamento del piano di calpestio della chiesa per mettere in evidenza i basamenti delle colonne sepolti dalla pavimentazione barocca e la demolizione delle piccole cappelle delle navate minori, costruite intorno al 1730
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800634039
- NUMERO D'INVENTARIO N_000448
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2015
- ISCRIZIONI sul pergamino: recto - R. SOPRINTENDENZA/ AI MONUMENTI DELL'EMILIA/ BOLOGNA/ MOBILE B SCAF. V N. 18 bis/ INVENT. N. 8636/ PROV. Piacenza COMUNE/ LOCALITA' Castell'Arquato/ MONUMENTO Chiesa Collegiata/ FOTOGRAFO DATA/ OSSERVAZIONI -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0