Scena di genere con quattro figure maschili
positivo,
post 1857 - ca 1860
Angelo Gasparini
attivo 1857-1858
Positivo incollato su cartoncino di supporto con timbro a secco dell'autore
- OGGETTO positivo
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SOGGETTO
Ritratti fotografici
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MATERIA E TECNICA
carta salata
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ATTRIBUZIONI
Angelo Gasparini: fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Gabinetto dei Disegni e delle Stampe
- LOCALIZZAZIONE Noviziato di S. Ignazio
- INDIRIZZO Via Belle Arti, 56, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La bibliografia su questo fotografo è scarsa e gli stessi dati vengono riportati da una fonte all'altra senza notevoli variazioni. Sia nel testo di Cristofori e Roversi (1980) che in quello a cura di G. Benassati viene citato come Gasperini Angelo e non Gasparini come compare invece nel timbro a secco presente sul supporto secondario. Fotografo dilettante, forse ingegnere di professione, le sue prime fotografie risalgono al 1857. Nel 1858 risulta titolare di uno studio in Via Mercato di Mezzo, 56, al numero civico che vide avvicendarsi nell'arco di pochi anni moltissimi fotografi: Dioneo Tadolini tra il 1856 e il 1858, Emilio Anriot dal 1861 al 1864 , con precisazione nella locandina pubblicitaria relativa al piano per "impedire che i concorrenti siano tratti in inganno da un individuo, che entro lo stesso caseggiato, ed al primo piano, fa lavori fotografici senza pubblicarne i suoi lavori e senza annunciare il proprio nome"( Corriere dell'Emilia, 11 aprile 1861), la Fotografia del'Emilia (1865) alla cui conduzione subentrò già dal 1866 Pietro Poppi. Non si hanno indicazioni più precise sull'attività di Gasparini, che in linea teorica potrebbe essere l'individuo citato da Anriot, proprio in virtù del suo ruolo di dilettante.Il soggetto raffigurato nel positivo in esame si inserisce in quella produzione di tableaux vivants realizzati con l'ausilio di figuranti per creare scene di genere divertenti, gradite al pubblico e facilmente commerciabili.Il fondo fotografico Faccioli è costituito da stampe sciolte o incollate su supporto, raccolte nel corso della sua attività di ingegnere-architetto da Raffaele Faccioli (Bologna, 1836-1914). Dopo la sua morte, il geometra Luigi Mattioli, amministratore dei beni degli eredi, propose a Francesco Malaguzzi Valeri, allora Direttore della Pinacoteca di Bologna, l'acquisto di questa raccolta grafica comprendente disegni, taccuini e materiale fotografico. L'acquisizione avvenne in due fasi, tra il 1917 e il 1918. Nei precisi elenchi che testimoniano la transazione si citano: "597 fotografie di diversi formati e soggetti montate su cartone, 624 fotografie di diversi formati e soggetti senza cartone, 31 fotografie su cartone di diverse misure, di soggetti architettonici, e 9 fotografie senza cartone, di diverse misure, di soggetti architettonici" (9 maggio 1917) e "576 fotografie di diversi formati e soggetti" (9 aprile 1918)
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800391996
- NUMERO D'INVENTARIO 31875/397
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Pinacoteca Nazionale di Bologna e Palazzo Pepoli Campogrande
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 2011
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0