Vittorio Emanuele II di Savoia
positivo,
post 1861 - ante 1861
Ripresa ad andamento verticale. Il personaggio è rappresentato a figura intera, con taglio di lieve tre quarti per il corpo e il viso quasi di profilo. Porta i capelli corti, fronte aggrottata, porta barba e baffi appuntiti. Indossa camicia, gilet abbottonato e giacca morbida aperta. Porta i pantaloni lunghi e scarpe chiuse. Una mano tiene un cappello e il pollice dell’altra è in tasca. Ambientazione con tappeto e sfondo neutro. Il positivo è montato su un grande passe-partout di luce rettangolare con angoli smussati. Il positivo fotografico è posto entro una cornice in legno, intagliato e dorato, di formato e luce rettangolare. Battuta liscia; fascia unica liscia
- OGGETTO positivo
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SOGGETTO
Ritratto di Vittorio Emanuele II di Savoia
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MATERIA E TECNICA
albumina/ carta
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Reale Castello di Racconigi
- LOCALIZZAZIONE Castello Reale
- INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il positivo fotografico presenta sul retro indicazioni inventariali relative all’appartenenza alle raccolte del Castello di Racconigi e, presumibilmente, in precedenza, alle raccolte private dei sovrani sabaudi, provenendo quindi da altra residenza di corte. Vi è rappresentato Vittorio Emanuele II (Torino, 1820-Roma, 1878), re di Sardegna dal 23 marzo 1849 e poi primo re d’Italia dal 17 marzo 1861. Figlio primogenito di Carlo Alberto di Savoia-Catignano e di Maria Teresa d’Aburgo-Lorena Toscana, fu fortemente legato alla città natale, nonostante la ragion di stato lo avesse portato ad accettare il trasferimento della capitale del nascente stato peninsulare dapprima a Firenze e poi a Roma, come testimonia l’allestimento di suoi appartamenti in diverse residenze piemontesi, dal Palazzo Reale di Torino al Castello di Racconigi, dalla Mandria di Venaria Reale al Castello di Sommariva Perno. Sposò il 12 aprile del 1842 la cugina Maria Adelaide d’Asburgo, dalla quale ebbe otto figli in tredici anni, tre dei quali divennero sovrani di importanti nazioni europee: Umberto I suo successore al trono d’Italia, Amedeo salito al trono di Spagna - seppur per un breve periodo -e Maria Pia moglie del re Luigi I del Portogallo. Rimasto vedovo nel 1855, sposò morganaticamente Rosa Vercellana nel 1869, da cui ebbe due figli. Fu un persona energica, amante delle vita in tutte le sue sfaccettature, dal grande acume politico che gli permise di coronare il sogno, sfuggito al padre sui campi di battaglia di Novara, di far divenire Casa Savoia la dinastia regnante d’Italia. Seppe infatti mantener fede allo Statuto concesso dal padre, conquistandosi così il favore del popolo, seppe trattare con le grandi potenze europee e, quando l’occasione lo permetteva, riuscì a forzare la mano in favore della causa italiana. La cronologia restituita dalla documentazione, pur in assenza di firme, riconduce alla data del 1861, quando il sovrano sabaudo divenne re d’Italia. La scelta, tuttavia, fu quella di rappresentare il sovrano, pur in una ripresa ufficiale, in abiti civili, con un atteggiamento molto disinvolto, come denota anche l’accenno di mano in tasca. Il fotografo, Alessandro Duroni, ottico e pioniere nella sperimentazione fotografica in Italia, fu personalità di notevole livello e fama internazionale, gestendo anche uno studio a Parigi: immortalò numerosi protagonisti del Risorgimento italiano, oltre il sovrano.Il positivo fotografico fu proposto in più formati, da quello carte de visite (albumina su carta) a quello monumentale in oggetto; il servizio fotografico, inoltre, comprese anche altre riprese
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399757
- NUMERO D'INVENTARIO R 8048
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
- ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI verso, cornice, a destra - R 8040 (giallo) - a penna -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0