singolo reperto antropologico (reperto provvisto di tessuti molli)
testa con collo. La testa e il collo sono parzialmente coperti da strati di bende. Sul lato destro, in corrispondenza della guancia, è presente una profonda lacuna conseguente alla rimozione del bendaggio, dei tessuti molli sottostanti e dell’osso mandibolare destro (fratturato in corrispondenza del mento). Le bende presenti sono di diversa tessitura, disposte in strati sovrapposti adesi tra di loro e con le sottostanti strutture anatomiche (cute mummificata); in molti punti presentano lacerazioni e, anteriormente, piccole perforazioni rotondeggianti (qualche millimetro di diametro). Le strisce di tela sono disposte con giri circolari, longitudinali e obliqui; sul volto, in corrispondenza della profonda lacuna, è riconoscibile la sequenza degli strati di bende che raggiunge lo spessore di circa 8 mm sul mento. Il bendaggio più esterno è caratterizzato da tonalità cromatiche molto scure (tendenti al nero) e da un'elevata compattezza; la stratificazione intermedia di bende presenta una cromia tendente al giallo-ocra e al bruno. Le bende più profonde, in particolare quelle più a contatto con il corpo, presentano cromatismi che virano verso tonalità brune e nere, che in alcuni punti assumono aspetto quasi lucente (visione inferiore). Al tocco, le bende presentano caratteristiche meccaniche miste: più compatte e dure quelle esterne, più elastiche e flessibili quelle intermedie, con ridotta flessibilità ed elasticità quelle più interne. Lateralmente, attraverso la profonda lacuna, è possibile ispezionare i tessuti cutanei lacerati della guancia, caratterizzati da bordi frastagliati e di tonalità cromatiche più chiare rispetto alle superfici; all'interno della cavità orale sono riconoscibili i tessuti mummificati e il lato sinistro della mandibola, con tutti i denti in situ. In corrispondenza della frattura mandibolare, il bordo è irregolare e non mostra discromie rispetto all'osso circostante. In visione inferiore, sulle bende e sul collo è visibile il segno del taglio che ha determinato la separazione della testa dal corpo; qui lo spessore delle bende è di circa 15 mm; l'epitelio e le strutture interne del collo sono esposte e ben conservate; si riconoscono diversi elementi anatomici e una vertebra cervicale (verosimilmente la quarta o quinta) in corretta posizione anatomica e in articolazione con quelle soprastanti. Dentro il canale vertebrale sono presenti tracce macroscopiche di tessuto biologico umano mentre non sono visibili sostanze imbalsamanti. Si riconoscono tasselli di campionamento di cute del collo di circa 8 mm di lato. La movimentazione della testa rivela la presenza di materiale all'interno della cavità cranica (encefalo disidratato o residui di sostanze imbalsamanti)
- OGGETTO singolo reperto antropologico reperto provvisto di tessuti molli
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CLASSIFICAZIONE
mummificato
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Antropologia ed Etnografia
- LOCALIZZAZIONE Palazzo degli Istituti Anatomici
- INDIRIZZO corso Massimo D'Azeglio, 52, Torino (TO)
- SPECIFICHE DI LOCALIZZAZIONE collezione antropologica egizia Giovanni Marro, teste mummificate
- NOTIZIE STORICO CRITICHE il reperto è parte della collezione antropologica egizia arrivata nella prima metà del Novecento a Torino, a seguito degli scavi della Missione Archeologica Italiana (M.A.I.) in Egitto
- TIPOLOGIA SCHEDA Antropologia fisica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico non territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100447665
- NUMERO D'INVENTARIO M3
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI TORINO
- DATA DI COMPILAZIONE 2023
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0