Sant'Antonio Abate parla col demonio

dipinto, ca. 1513 - ca. 1514

L'affresco raffigura il Santo in primo piano mentre i diavoli in forma umana e dalle ali di pipistrello lo percuotono con un bastone. Alza lo sguardo al cielo dove compare Cristo, forse avvolto da una nuvola che l'ampia lacuna non lascia percepire. A destra un'arcata a tutto stesso regge i resti di un edificio mentre a sinistra il racconto si conclude con la scena di un Giovane che porta sulle spalle il santo svenuto.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA muratura/ pittura
  • ATTRIBUZIONI Piazza, Martino; Piazza, Alberto (esecutore; Esecutore)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo civico
  • LOCALIZZAZIONE Convento di S. Filippo (ex) - complesso
  • INDIRIZZO Corso Umberto I, 63-65, Lodi (LO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Commissionato da Giovanni Antonio Berinzaghi per decorare la propria cappella, l'affresco rivela stretti collegamenti sia con le opere certe di Alberto sia con quelle di Martino. I riferimenti ad Alberto si individuano negli arcaismi morfologici ed esecutivi, con la ripresa della tradizione quattrocentesca pavese e di Foppa, in particolare negli incarati argenti; quelli a Martino, invece, si focalizzano sulle ampie aperture paesaggistiche con le rocce squadrate e con i villaggi "alla fiamminga" che gli derivano dall'ambito leonardesco e di Giovanni Agostino da Lodi. La collaborazione fra i due fratelli risulta stilisticamente uniforme, tanto da rendere problematica l'individuazione di una mano dall'altra.
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Museo Civico di Lodi
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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