Le sartine. Due figure femminili sedute, in un esterno, viste di spalle

dipinto, post 1959 - ante 1959

genere

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA OLIO SU TELA
  • MISURE Altezza: 80
    Larghezza: 60
  • ATTRIBUZIONI Ruberti, Francesco (1908-1992)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Civica di Arte Contemporanea
  • LOCALIZZAZIONE Galleria Civica di Arte Contemporanea
  • INDIRIZZO Via Guido da Suzzara, 48/B, Suzzara (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Al XII° Premio Suzzara (1959) vinse L.25.000 e una marmitta da competizione. Dipinto che si riallaccia alle realizzazioni di "Novecento" e dei chiaristi: i toni sono chiari e soffusi, la definizione delle forme accurata, assenza totale di ombre o di modulazioni cromtiche, atmosfera rarefatta. Nasce a Mantova nel 1908 e vi muore nel 1992. Soggiorna a Parigi, dove lavora come operaio e nello stesso tempo si interessa alla moderna pittura francese. Alla fine degli anni '20 torna in Italia e inizia a dipingere da autodidatta. A Mantova, negli anni '30, frequenta la bottega di Giordano di Capi, luogo di ritrovo per gli artisti e gli intellettuali mantovani accomunati dall'amore per il paesaggio lombardo e dall'ammirazione per artisti quali Giorgio Morandi, Pio Semeghini, Scipione, Mafai, per i Chiaristi, e Renato Birolli. Fin dall' inizio Ruberti si ispira alla grande tradizione pittorica lombarda (Vincenzo Foppa e Gaudenzio Ferrari) e toscana (Piero della Francesca), che gli apprende attraverso la critica di Longhi. La sua pittura, dagli anni '30 agli anni '60, è influenzata dal "Novecento", dai Chiaristi, dalla Scuola Romana, da "Corrente" e dal "neorealismo". Nel 1939 partecipa alla "Rassegna di arti figurative mantovane dall'800 al '900", orgnizzata a Palazzo Te di Mantova. Alla seconda edizione del Premio Suzzara, dov'è premiato per "Fonditori", conosce Birolli e si lega agli artisti di "Corrente". Fino al 1969 partecipa a tutte le edizioni del Premio. Espone anche al Premio Michetti, alla Quadriennale romana e alla Biennale di Milano. Nel 1953 tiene la sua prima personale a Mantova, alla Casa del Mantegna. Negli anni '70 le sue opere, legate agli stilemi novecentisti, rispecchiano una visione sempre più intimista della realtà. Negli anni '80 predilige i nudi e i paesaggi di montagna caratterizzati da tinte sempre più delicate. Nel 1981 gli viene dedicata un'antologica a Palazzo della Ragione di Mantova, e nel 1988 una personale a Palazzo Te.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Provincia di Mantova
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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