Eliseo resuscita il figlio della vedova di Sarepta
Nell'arazzo è raffigurato un unico episodio, suddiviso in tre scene. In primo piano si può osservare la prima: Elia, con un cappuccio in testa, coperto da una veste bianca decorata a ricamo e da un manto blu, si china verso il piccolo figlio morto della vedova. Il bambino è adagiato sulle gambe della madre, seduta. In secondo piano, sulla sinistra si svolge la seconda scena: attraverso l'arco d'ingresso di un edificio in rovina che si affaccia su un pronao con colonne corinzie policrome, è visibile il bambino disteso su un letto al cui bordo vi è Elia inginocchiato. La terza scena è rappresentata in secondo piano, sulla sinistra: Elia esce dalla casa tenendo in braccio il bimbo resuscitato; la vedova corre incontro ai due. Nel paesaggio sullo sfondo sono raffigurati un edificio antico in rovina a destra e un tempietto a pianta centrale davanti alla città di Sarepta.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO arazzo
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MATERIA E TECNICA
lana/ lavorazione a telaio
seta
- AMBITO CULTURALE Manifattura Di Bruxelles
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco
- LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
- INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Versyp (1969, pp. 413-414, tav. 22) pubblica questo arazzo con il titolo (erroneo) di Eliseo che resuscita il figlio della donna di Sunam. La scena è correttamente interpretata da Roethlisberger (1971, pp. 110-112, tav. 25) che rileva le derivazione dell'edificio sulla sinistra da un episodio del ciclo delle Storie di Tobia, il cui disegno, attribuito a Barend Van Orley, è conservato al Kunsthistorisches Museum di Vienna.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- ENTE SCHEDATORE R03/ Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2015||2021
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0