Studio per Giaele e Sisara (per la lunetta nella cappella della Presentazione in San Pietro a Roma)
disegno
ca. 1685 - ca. 1688
Maratti, Carlo (1625-1713)
1625-1713
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta/ matita nera
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ATTRIBUZIONI
Maratti, Carlo (1625-1713)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco. Collezione Trivulzio Collezione Alberico XII Barbiano di Belgioioso d'Este
- LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
- INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Questo foglio di studi è da mettere in relazione con il mosaico "Giaele e Sisara", nel vestibolo della Cappella della Presentazione in San Pietro A Roma , facente parte dell'estesa decorazione musiva delle pareti superiori e della cupola eseguita da Fabio Cristofari su disegno di Carlo Maratti per ordine di Clemente X Altieri. L'artista fu occupato da questa commissione dal 1675 circa fino alla sua morte nel 1713 e fu una delle sue imprese più prolungate; in particolare, i disegni preparatori delle lunette possono essere datati tra il 1674 e il 1687 (Parigi, 1990-1991, p. 41), mentre la maggior parte del lavoro per "Giaele e Sisara" sembra riferibile ad un periodo relativamente breve, intorno al 1685 (Philadelphia, 1975, pp. 63-67). L'episodio qui raffigurato è narrato nell'Antico Testamento (Libro dei Giudici 4, 12-24): il giovane generale Sisara, battuto dagli israeliti, si rifugiò nella tenda di Eber, credendo fosse un suo alleato. Qui trovò Giaele, moglie di Eber, che accoltolo lo fece ubriacare. Dopo che il guerriero si fu addormentato, Giaele gli conficcò un picchetto nella tempia, eliminando così un pericoloso nemico del suo popolo. Lo schizzo a matita nera occupa la maggior parte del foglio e raffigura l’eroina biblica Giaele con, ai suoi piedi, il cadavere di Sisara e nell'angolo in basso a sinistra reca un'iscrizione antica che lo attribuisce a Carlo Maratti. In alto a destra un piccolo schizzo della sola figura di Giaele, mentre in basso è tratteggiato il particolare del volto della giovane donna; al centro campeggia lo studio di Giaele a figura intera, in torsione e ritratta con in mano un martello, mentre a terra dietro di lei è abbozzato sdraiato a terra il corpo del nemico da lei ucciso. Altri numerosi disegni della mano del Maratti preparatori per quest'opera sono noti, come ad esempio quello conservato al British Museum (inv. Pp,5.126) (cfr. Turner 1999, cat. no. 185) in cui sono visibili diverse alternative per la composizione finale della scena. Dall'esame del recto e del verso di questo disegno (vedi nota del curatore), Maratti sembra aver inizialmente considerato di mettere Giaele davanti al corpo di Sisara, o di farle scavalcare le gambe del nemico ormai esanime, soluzione quest'ultima visibile anche nel foglio del Castello Sforzesco. Una tela di più piccole dimensioni con il medesimo soggetto fu poi realizzata da Maratti dai grandi cartoni di San Pietro e si conserva dal 1676 presso l'Accademia Nazionale di San Luca (Da Rubens a Maratta 2013, p. 164 n. 48).
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0