Santa Cecilia con angeli in concerto

dipinto, post 1550 - 1599

In primo piano al centro della tela si vede santa Cecilia seduta all'organo ed intenta a suonare; tale strumento occupa la parte destra del dipinto e la Santa è girata verso il medesimo lato. Nella parte sinistra della tela ed alle spalle della Santa si trovano quattro angeli; quelli posti alle estremità suonano un liuto e una viola da braccio, mentre i due posti al centro accompagnano la musica col canto.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA OLIO SU TELA
  • AMBITO CULTURALE Scuola Cremonese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi. Raccolte d'arte della Fondazione Biblioteca Morcelli Pinacoteca Repossi
  • LOCALIZZAZIONE Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi
  • INDIRIZZO Via Bernardino Varisco, 9, Chiari (BS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Entrata nelle collezioni della Pinacoteca Repossi con ascrizione ai Campi nel 1926, grazie al lascito di Marianna Rota, la piccola tela, recentemente restaurata, è stata ricondotta all'ambito padano della seconda metà del Cinquecento da Terraroli (1991, p. 25) che indica anche elementi di tangenza con l'opera di Gian Francesco Bembo e, per la sontuosità dei tessuti, a una certa conoscenza del preziosismo decorativo "del manierismo di area bresciana alla Agostino Galeazzi e soprattutto alla Luca Mombello", ambito questo di tale estensione da non poter permettere una valutazione dell'opera in qualche modo approfondita. Pare necessario, innanzi tutto, riprendere in considerazione la proposta originaria che vedeva nell'ambito dei Campi il luogo di origine dell'opera; in effetti la cultura cremonese, specialmente di Altobello Melone (riscontrabile nelle fisionomie arrotondate e nelle forme dai profili spigolosi) è alla base del dipinto che si aggiorna non tanto sulle preziosità bresciane - delle quali non pare di trovare alcuna traccia - ma sull'aristocratico manierismo campesco qui, però, ridotto di formato e di aspirazioni entro un tipo di pittura dai toni quasi fiabeschi e dalle sulfuree accensioni che rimandano ancora più a sud verso l'esperienza parmigiana, contrassegnata da una cultura più internazionale che, in effetti, traspare nel linguaggio i questo ignoto artista di ambito cremonese.
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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