Mastro Ciccio morto. Mastro Ciccio sul letto di morte
disegno,
ca. 1918 - ca. 1918
Gemito, Vincenzo (1852-1929)
1852-1929
tracce di matita di grafite, penna e acquerellatura d'inchiostro di china su carta
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta/ matita di grafite/ penna/ inchiostro di china
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ATTRIBUZIONI
Gemito, Vincenzo (1852-1929)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
- LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
- INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il disegno, legato alle Civiche Raccolte da Isaja Zancone nel 1931, è indicato nell'inventario Nicodemi come Studio di una testa di vecchio sul letto di morte, ma dal confronto con altre opere il soggetto del disegno è stato ricondotto dalla critica alla figura di Francesco Jaciccio. Mastro Ciccio, così affettuosamente chiamato dall'artista, fu secondo marito della madre e suo fedele amico, il più amato e tiranneggiato dei suoi modelli. L'uomo, defunto verso la fine della prima guerra mondiale, è effigiato da Gemito sul letto di morte; pertanto, così come osservato da Nello Ponente e Pascqualina Spadini, la realizzazione del disegno è da collocare intorno al 1918 (Ponente, Spadini 1982). Piccolo, magro e rinsecchito, il vecchio padre è rappresentato da Gemito con il volto emaciato, gli occhi chiusi e ormai senza vita. La figura è caratterizzata da tratti sottili, nervosi e incisivi, i quali scavano le rughe del viso dell'uomo e ne descrivono la fluente barba increspata. Il tutto è attenuato da una leggere acquerellatura d'inchiostro di china che esalta le ombre e conferisce, con singolare efficacia, un forte senso realistico all'intera opera.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302160901
- ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0