La bottega del calderaio. scena d'interno

dipinto, 1892 - 1892

Dipinto a olio di medie dimensioni di Carlo Fornara, raffigurante un uomo seduto di spalle in un interno domestico molto povero, illuminato da una finestra a destra.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Fornara, Carlo (1871/ 1968)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci. Collezione Rossi
  • LOCALIZZAZIONE Monastero Olivetano di S. Vittore al Corpo (ex) - complesso
  • INDIRIZZO Via S. Vittore, 21, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è giunto al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica nel 1957, con il lascito della collezione di Guido Rossi, come gli altri sette di Fornara (inv. nn. 1844-1851). Rossi possedeva un cospicuo nucleo di opere di Fornara, più ampio di quelle poi giunte in museo, che dava, e dà ancora, conto dell'intera produzione del pittore, dalle opere dipinte a impasto dei primissimi anni novanta del XIX secolo ai dipinti divisionisti fino alle opere tarde della metà del novecento. É probabile che buona parte delle opere di Fornara siano state acquistate da Rossi direttamente dall'autore, con il quale era in rapporti di consuetudine. La Bottega del calderaio è una replica autografa, dipinta nel 1892 come attesta la firma sul fronte, del dipinto omonimo presentato da Fornara nel 1891 alla prima Triennale di Brera insieme a Ricordanze e ora in collezione privata (cfr. Quinsac 1998, pp. 46-47 n. 13). Proprio alla nota esposizione braidense, tradizionalmente considerata la prima uscita ufficiale della pittura divisionista, Fornara ebbe modo di avvicinare la tecnica divisionista che avrebbe caratterizzato la sua produzione negli anni a seguire. In quegli anni, infatti, il pittore utilizzava la più tradizionale tecnica a impasto, ben rappresentata da entrambe le versioni del dipinto. La scena apparentemente di genere, di ambientazione domestica, cela una fonte autobiografica, rappresentando probabilmente il padre del pittore, calderaio di mestiere, e si sofferma con attenzione sulla descrizione degli oggetti e la loro collocazione nello spazio, indagata attraverso la definizione della luce naturale che entra dalla finestra, studiata sugli esempi della pittura olandese, come chiarì lo stesso Fornara (Fornara 1969, p. 77). Il dipinto, in discrete condizioni conservative, ripropone fedelmente l'impianto del prototipo, da cui si differenzia per la resa e posizione dell'uomo di spalle e di alcuni oggetti nella stanza, ma soprattutto per l'ampliamento della visione prospettica della stanza, a cui concorre l'ingrandimento della tela in alto e a destra.
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302133245
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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