Santo che si accarezza la barba
scultura,
post 1400 - ante 1450
Uomo con capelli lunghi e barba lunga. I capelli presentano una definizione formale accurata, la barba è eseguita con una tecnica differente, a piccole martellate che da sensazione di non finito. La barba dal mento scende a forma tubolare fino ad arrivare al petto, il santo se la tocca con la mano dx. il braccio sx accompagna la forma del corpo fino all'altezza del gomito, poi si piega dolcemente parallelamente al busto. La veste lunga lascia intravedere le dita dei piedi nudi. Sul retro non vi è alcuna definizione formale, ma la superficie è quasi piatta e presenta i segni della sbozzatura.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO scultura
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MATERIA E TECNICA
marmo scultura
- AMBITO CULTURALE Ambito Franco Renano
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Veneranda Fabbrica del Duomo
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale - complesso
- INDIRIZZO Piazzetta Reale, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE A causa della scarsità di documentazione e della quantità di scalpellini che lavoravano in quegli anni presso il cantiere, risulta pressoché impossibile attribuire l'opera. Sono visibili caratteristiche stilistiche provenienti dalla scuola tedesca per quanto riguarda la semplicità della resa del panneggio e francese nel tenore dei lineamenti del viso. E' assai plausibile che ci fosse una contaminazione di stilemi di diverse nazionalità dovuta alla promiscuità lavorativa nella quale si trovavano i primi maestri del grande cantiere. L'aspetto particolare di questa scultura è nella resa della barba scolpita con una tecnica definita dalla Bossaglia a scalpellature martellinate e non a intaglio, che da senso di non finito all'opera. Non sono state trovate fino ad ora sculture, risalenti allo stesso periodo, che presentino questa particolare lavorazione. La Bossaglia la accoppia con la n 63 del suo catalogo e le nomina per comodità maestro delle statuette G. Queste due statuette le inserisce inoltre in un gruppo che definisce omogeneo e che comprende anche le statuette cin. 65-66-67-68 e 69-70, denominate del Maestro delle statuette H. Appartengono alla stessa mano quelle denominate del maestro delle statuette G. Mentre le altre, tranne la cin. 69 e 70 (vedi schede) sono accomunate alla cin 63-64 da gli stessi modelli di bottega e dalla medesima particolare lavorazione. Proveniente dal pilone 88.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0302035452
- ENTE SCHEDATORE R03/ Veneranda Fabbrica del Duomo
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0