Prospetto di finestra

disegno, ca. 1772 - ca. 1772
Lippi, Michelangelo (notizie Sec. Xviii Fine-sec. Xix Primo Quarto)
notizie sec. XVIII fine-sec. XIX primo quarto

disegno in scala, conserva tracce della preliminare costruzione a matita; è eseguito a inchiostro nero a penna, principalmente con tiralinee, a mano libera nelle parti ornamentali; le ombreggiature sono ad acquerello grigio; il supporto sul quale è tracciato è carta avorio

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ matita nera/ inchiostro a penna/ acquerello
  • ATTRIBUZIONI Lippi, Michelangelo (notizie Sec. Xviii Fine-sec. Xix Primo Quarto)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco
  • LOCALIZZAZIONE Castello Sforzesco - complesso
  • INDIRIZZO Piazza Castello, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La paternità del disegno è dichiarata, sul foglio, da un appunto del collezionista, il marchese Giacomo Sardini. Il progetto di finestra sembra riconducibile alla fase di parziale ristrutturazione della villa alla quale attese il nobile rivolgendosi al capomastro Lippi e testimoniata da un altro disegno (Milano, Collezione Sardini Martinelli inv. 9,42) con il quale la presente definizione in dettaglio della finestra potrebbe essere in relazione. La tipologia della finestra si riallaccia con quanto era stato proposto per il piano nobile in un precedente progetto di ristrutturazione globale, poi abbandonato (Milano, Collezione Sardini Martinelli inv. 7,19 e 7,20, pubblicati in Sabatini, 1993, p. 62). Infatti tra il 1757 e il 1758 il padre di Giacomo, assente da Lucca per una missione diplomatica, aveva incaricato il fratello della "restaurazione della casa della Pieve" (Archivio di Stato di Lucca, Archivio Sardini (=AS), cart. 98, documenti 46 e 158). Il nipote, una volta subentrato nella gestione del patrimonio di famiglia, manifestò una certa preoccupazione per le spese che le idee dello zio avrebbero comportato in un momento carico di vincoli finanziari: "erami impegnato in una casa di campagna, che mio zio e tutore mi aveva costretto ad intraprendere per la quantità di fabbriche acessorie, che aveva egli preparato" (AS, cart. 128 Memorie ...M. Teresa Sardini, f.5). In quella prima fase pensò dunque di riformare quanto era già costruito, dapprima apportando contenute modifiche ed in seguito avviando un processo di ideazione che porterà ad una globale ristrutturazione secondo forme del tutto diverse da quelle delineate nel progetto inv. 7,19-20. La villa fu demolita intorno al 1930.
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0301934721
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Gabinetto dei Disegni
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2009
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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