altare maggiore - a edicola, complesso decorativo di Fausto Sanna (attribuito) - bottega sassarese (anni trenta XX)
L'altare a edicola, realizzato nel 1931 da Fausto Sanna, allievo di Giuseppe Sartorio, per il presbiterio della chiesa sassarese del Ss. Crocifisso e di Sant'Apollinare, aderisce ad un neogotico di maniera. Tre registri scandiscono l'edicola: quello inferiore occupato dalla mensa con paliotto a tarsie marmoree con il monogramma IHS dentro un sole; il registro mediano con il tabernacolo, cuspidato, in marmi policromi, concepito come un tempietto di foggia neogotica; la nicchia centrale destinata al Crocifisso ligneo detto "Miracoloso"; il registro superiore, con li timpano triangolare ornato da archetti pensili ciechi, trilobati e ogivali, e i pinnacoli laterali. Il punto focale consiste nel grande arco ogivale tra colonne binate di marmo giallo, montate su plinti e sormontate da capitelli ad ornato floreali
- OGGETTO altare maggiore a edicola
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MATERIA E TECNICA
marmo policromo/ intarsio, levigatura, sbozzatura, scalpellatura
- AMBITO CULTURALE Bottega Sassarese
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ATTRIBUZIONI
Fausto Sanna (attribuito): scultore
- LOCALIZZAZIONE Sassari (SS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Degli altari lignei delle cappelle laterali della chiesa del Ss. Crocifisso e di Sant'Apollinare non restano testimonianze materiali, così come per l'altare maggiore, ligneo e dorato, nelle cui nicchie erano collocate le statue degli evangelisti, del Ss. Crocifisso e Sant'Apollinare. Il Rettore Fadda affida la progettazione di un nuovo altare maggiore allo scultore Giuseppe Sartorio (Boccioleto Valsesia, Vercelli, 1864 - Mar Tirreno, 1922) allievo di Odoardo Tabacchi all’Accademia Albertina di Torino e accademico di San Luca. Dopo aver ricevuto l’incarico per realizzare il monumento a Quintino Sella nella piazza omonima di Iglesias, nel 1885, Giuseppe Sartorio inaugura una fortunata carriera in Sardegna, dove le sue sculture e edicole cimiteriali hanno un successo repentino, grazie alla capacità dell’artista di intercettare il gusto di una committenza borghese ambiziosa, desiderosa di consegnare ai propri contemporanei e ai posteri un’immagine socialmente preminente. Dal 1885 Sartorio apre un laboratorio a Cagliari, prima in via Sassari n.7, e poi al civico 15 di viale Bonaria; l’anno seguente inaugura una succursale a Sassari, in corso Regina Margherita n.1, per far fronte alle continue richieste da parte della committenza, proveniente anche da Iglesias, Ozieri, Buggerru, Cuglieri, Gonnesa, Ittireddu, Pattada, Scano Montiferro, nei cui cimiteri sono presenti opere dello scultore. Al Sartorio si devono altri arredi della chiesa eseguiti tra il 1909 e il 1922, anno della sua tragica scomparsa, come gli altari del Battistero, del Sacro. Cuore, di San Giuseppe, dei Ss. Martiri Turritani e delle Anime del Purgatorio, in stile neogotico con stilemi di altri storicismi. L'altare maggiore realizzato da Sartorio, che ospitava nella nicchia superiore il Santo Cristo ed in quella sottostante il simulacro di Sant'Apollinare, viene sostituito, su ordine del rettore Giuseppe Ruju, con un altro realizzato nel 1931 dallo scultore Fausto Sanna, allievo dello scultore piemontese, più incline del suo maestro all'uso delle tarsie marmore e all'adozione di un neogotico di maniera, scevro da influenze eclettico storiciste
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 2000251100
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro
- ISCRIZIONI al centro del paliotto - IHS - Fausto Sanna - capitale -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0