scultura dalla forma di un bue

  • OGGETTO scultura
  • ATTRIBUZIONI Farci Vincenzo (1905/ 1989)
  • LOCALIZZAZIONE Assemini (CA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE l'oggetto appartiene al Fondo delle Ceramiche del Comune di Assemini ed è stato presentato e acquistato o donato, presumibilmente, durante un Concorso Nazionale della Ceramica organizzato dalla municipalità asseminese dal 1984 al 2004. Il manufatto non è mai stato realmente usato: fa parte dei cosiddetti Beni Inalienabili, commissionati dagli Enti agli artigiani sardi a partire dai primi anni '60 del XX secolo per essere esposti e poi utilizzati come prototipo per la commercializzazione. Allievo di Federico Melis, Vincenzo Farci partecipò alle prime Biennali dell’Artigianato di Sassari del 1957-59 e a quelle dal 1960 al 1973. Alla Biennale del 1960 presentò delle sculture in terracotta, veri gioielli di design, elaborati su disegno di Eugenio Tavolara. La sua collaborazione con Tavolara iniziò negli anni Cinquanta del Novecento ed è incentrata sulla produzione di figure derivate dalla tradizione popolare: animali e cavalieri con un valore apotropaico che solitamente venivano collocati sui tetti delle case. Nell’opera il soggetto trattato è il bue, un animale da lavoro che ha un’importanza fondamentale nel contesto socioeconomico agro-pastorale sardo tanto da essere addobbato e portato in processione durante le festività religiose paesane
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 2000248451
  • ENTE SCHEDATORE Comune di Assemini
  • DATA DI COMPILAZIONE 2021
  • ISCRIZIONI sotto la pancia dell'animale - V. FARCI/ ASSEMINI (CA)/ SARDEGNA - Vincenzo Farci - a incisione - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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