Madonna della Candelora. Madonna col Bambino

statua ca 1566 - ca 1566

La Madonna, rappresentata stante, trattiene con il braccio destro il Bambino ignudo, anch'egli in piedi con la gamba destra ritta poggiante su una sorta di balaustra o pilastrino a destra della Vergine, decorato sul laterale con volute fogliacee e in parte coperto dal panneggio della veste, mentre la gamba sinistra è piegata con il piede sul ginocchio destro della Madre. La mano sinistra del Bambino è appoggiata al petto di Maria, mentre quella destra tocca teneramente le dita della mano destra della Madre che lo sorregge. La Madonna indossa una veste dalle morbide pieghe legata alta in vita da una cintura con fiocco centrale. Dalle spalle scende un lungo manto dal panneggio profondo che crea un ampio risvolto all'altezza della gamba destra. La mano sinistra della Vergine trattiene dall'alto un libro. Dall'abito si intravedono in basso le punte dei piedi, dai calzari chiusi, di cui il destro fuoriesce, seppur di poco, dal basamento esagonale su cui poggia l'intera figura. Sul lato lungo frontale del piedistallo è scolpita a basso rilievo la "Presentazione al tempio di Gesù", con Simeone che prende dalle braccia della Vergine il Bambino per adagiarlo su un altare coperto da tovaglia. Negli altri due lati corti del basamento ritroviamo, simmetricamente, una decorazione floreale (cardo?) e una testa di cherubino

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco di Carrara/ intaglio, pittura, doratura
  • ATTRIBUZIONI Andrea Calamech (e Aiuti): scultore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di San Nicola
  • INDIRIZZO via Duomo, s.n.c, Roccavaldina (ME)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La statua si inserisce nella produzione artistica di Andrea Calamech (o Calamecca) appartenente ad una famiglia di artisti carraresi, attivi a Messina nella seconda metà del secolo XVI, il cui nome trae origine da una località presso Carrara, denominata Calamecca. Formatosi alla scuola dell'Ammannati a Firenze, dopo una serie di contatti a partire già dal 1549/1550, si trasferirà a Messina definitivamente intorno al 1565 sino alla morte avvenuta all'incirca nel 1589. A Messina la sua produzione subirà l'influenza dei lavori del michelangiolesco Giovan Angelo Montorsoli di cui completerà i lavori per il Duomo cittadino. Influenze stilistiche riscontrabili anche in quest'opera per la volumetria delle forme anatomiche, particolarmente evidenti relativamente al Bambino
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1900384987
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Centro Regionale per l'Inventario e la Catalogazione
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Messina
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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