ciborio, opera isolata - ambito francescano (seconda metà XVII)
Ciborio di forma semi-esagonale piramidale con lati obliqui a scalare verso la parete. La base è composta da uno zoccolo in abete impiallacciato con legno di frutto. Sul frontale, ai lati di una apertura rettangolare, vi sono due reggimensola intagliati a volute che reggono i plinti più avanzati del secondo ordine. Questo è composto da alti plinti parallelepipedi intarsiati in avorio con motivi floreali vari (festoni, girali, volute) e, sul lato frontale, con figure di Santi (tutte mancanti) affiancate da motivi fito-floreali in madreperla incisa. Al centro vi è una grande apertura rettangolare, mancante di sportello e stipite sinistro, attorniata da intarsi non più esistenti. Il registro superiore, sottolineato da cornici modanate che lo dividono da quello inferiore, ricalca anch'esso l'andamento di quelli inferiori. Su plinti quadrangolari, dai lati bugnati e finemente intarsiati con motivi geometrici in avorio, ebano e madreperla, si innestavano sei colonne tortili per lato, non più esistenti, probabilmente con imoscapo cilindrico intagliato a motivi fito-floreali e fusto fortemente tortile con innesti intarsiati in avorio a somiglianza delle due ancora esistenti nel registro superiore. Le pareti verticali in cui erano inserite le colonne presentano delle lesene finemente intarsiate a losanghe in ebano e avorio racchiuse in cornicetta nella parte centrale e, lateralmente, con motivi fito floreali a candelabra. Al centro vi è un vano archivoltato a tutto sesto con sportellino centrale decorato con intarsi geometrici e floreali in avorio, madreperla ed ebano. L'ordine superiore del ciborio è preceduto da una stretta fascia intarsiata delimitata, inferiormente e superiormente, da spesse cornici modanate aggettanti. Questa sorta di architrave che separa i due ordini, nasconde al centro un tiretto provvisto di pomellini torniti in avorio. L'ultimo ordine, introdotto da una balaustra con elementi torniti in avorio che corre lungo tutto il perimetro di base, ricalca l'andamento scalare degli ordini inferiori. Al centro vi è una nicchia archivoltata a tutto sesto con piccola base poligonale intarsiata in avorio e, all'interno della volta, elemento intagliato a forma di conchiglia, mentre il fondo del vano è dipinto con teste di puttini su fondo azzurro. Essa originariamente ospitava una statuetta in avorio raffigurante l'Immacolata (bibliografia/La Corte Cailler). Sul frontale dove si apre la nicchia vi sono intarsi in avorio e madreperla e due ampie lesene a riquadri anch'esse intarsiate. Ai lati del vano centrale vi sono tre plinti per lato su cui insistevano dellle colonne, di cui rimangono solo quelle più avanzate, secondo la tipologia descritta precedentemente così come per le lesene retrostanti le colonne. L'andamento a scalare di quest'ultimo ordine si chiude a parete con una grande voluta fogliata intagliata per lato. Dopo uno stacco orizzontale delimitato da ampie cornici modanate aggettanti, motivi intarsiati e balaustre con elementi in legno tornito, si trova la parte terminale del ciborio composta da una cupola modanata e intarsiata in madreperla con motivi geometrici e floreali, terminante a cuspide con globo al vertice anch'esso intarsiato
- OGGETTO ciborio
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MATERIA E TECNICA
avorio/ a intarsio, a incisione, tornitura
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MISURE
Profondità: 54 cm
Altezza: 300 cm
Larghezza: 144 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Francescano
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Frà Mariano Tatì Da Francavilla (bibliografia/molonia)
Ignoto Intagliatore Di Inizio '800 (bibliografia/la Corte Cailler)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Interdisciplinare Regionale di Messina
- LOCALIZZAZIONE Museo Interdisciplinare Regionale di Messina
- INDIRIZZO Viale della Libertà, 465, Messina (ME)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Pregevoli intarsi in madreperla, avorio e legni esotici di evidente gusto barocco impreziosiscono la custodia lignea, espressione di un ignoto rappresentante di quel nutrito gruppo di artisti appartenenti agli Ordini francescani, che in Sicilia avranno il loro massimo rappresentante in frate Umile da Petralia (Giovan Francesco Pintorno, 1600-1639), e che arricchiranno, tra ‘600 e ‘700, chiese e conventi francescani con pregevoli opere di scultura lignea e di cibori, dalle accattivanti architetture, posti sugli altari maggiori per custodire al loro interno le ostie consacrate. Giunto nelle collezioni del Museo Civico nel 1887 in seguito alla soppressione degli enti religiosi conventuali, il ciborio fu recuperato tra le macerie già privo di numerosi intarsi con figure di Santi della base, delle colonnine tortili del primo e del secondo ordine e della Immacolata in avorio che era posta all’interno della nicchia superiore in cui si vedono ancora dei graziosi puttini barocchi dipinti
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1900382138
- NUMERO D'INVENTARIO 1561
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Centro Regionale per l'Inventario e la Catalogazione
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Messina
- DATA DI COMPILAZIONE 2020
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0