motivi decorativi a foglie d‘acanto

capitello corinzio,

A vivificare la struttura, severamente rettilinea e al di sotto della curva sobriamente trattenuta della volta a botte, il Marvuglia dispose sulle colonne disposte lungo i lati lunghi, della "aula oratoriale" numero di 10 capitelli. Per codesti elementi, insieme decorativi e strutturali, il Marvuglia quarantenne (l‘oratorio è datato 1769 S. Caronia Roberti 1934 pp.23-28), scelse il capitello corinzio che com‘è noto rispetto al linearismo dei capitelli dorico-ionico, presenta l‘espansione delle foglie di acanto contenendo il pittoricismo del sottosquadro nella compostezza della struttura architettonica. E‘ significativo che la tipologia del capitello prescinda dal dorico, il chè morfologicamente imprime alla linearità della struttura, plasticamente ancorata alle colonne laterali e dalla volta a botte, un elemento di preziosità decorativo, nonché di eleganza formale, tipica del ritorno alla classicità, diffusa in Europa dopo la riscoperta di Ercolano e di Stabia, del Luigi XVI, al quale va riferito il "presunto neo-classicismo" della Palermo fine ‘700. Tipologia e morfologia dei capitelli contrassegnano valori formali che il Marvuglia imprime alla sua architettura che, all‘interno dell‘oratorio, presenta una monumentalità lineare diversificandosi dall‘andamento curvilineo della facciata

  • OGGETTO capitello corinzio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Siciliano
  • LOCALIZZAZIONE Oratorio di San Filippo Neri
  • INDIRIZZO piazza dell‘Olivella, Palermo (PA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L‘oratorio fu creato dal Marvuglia, appena quarantenne(era nato nel 1729) per commissione dei Padri Filippini (Fondo corporazione religiose soppresse/ Oratorio di San Filippo Neri all‘Olivella, Notaio Giovan Battista Lo Bianco e Vanasco). La committenza gli aveva imposto di conservare le finestre della chiesa che davano a mezzogiorno. Da quì l‘adozione della volta a botte a copertura dell‘oratorio. Era questo un elemento curvilineo che teoricamente andava a turbare la severità del gusto linearistico diffuso dal Luigi XVI in italia e rifacentesi al presunto classicismo che gli scavi di Pompei,-l‘individuazione di Ercolano e di Stabia-, avevano trasmesso all‘Europa e particolarmente all‘Italia. In realtà il Marvuglia, si stacca in quest‘opera dalle ridondanze e dal movimento del barocco, riproponendo linearità a fantasia curvilinea, significativo il richiamo al Corizio dei capitelli in funzione vivificatrice dei colonnati sottratti al movimento e sentiti ed impiegati in funzione di severi allineamenti resi estrosi dai capitelli vivacemente sagomati. (S. Caronia Roberti 1934 pp.23-28)
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1900273843
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Palermo
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2021
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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