Forme uniche della continuità dello spazio
scultura,
Boccioni Umberto (1882/ 1916)
1882/ 1916
L'opera rappresenta simbolicamente il movimento e la fluidità. L’opera rappresenta una figura umana in movimento, priva di alcune parti anatomiche, e quasi spogliata dell’involucro della pelle. La figura appare come una forma scorticata, nell’osservazione è possibile riconoscere il tessuto muscolare delle gambe, parimente appare come una complessa e impetuosa macchina con gli ingranaggi in movimento. Questa versione, rispetto ad altre, presenta il basamento intero
- OGGETTO scultura
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MATERIA E TECNICA
bronzo/ fusione
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ATTRIBUZIONI
Boccioni Umberto (1882/ 1916): scultore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria nazionale di Cosenza
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Arnone
- INDIRIZZO Via Gian Vincenzo Gravina, Cosenza (CS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Umberto Boccioni realizza, tra il 1912 e il 1913, una scultura in terracotta che intitola Forme uniche della continuità dello spazio, la ricerca plastica di B. si poneva l’obiettivo di rappresentare la sintesi continua del movimento, contrapponendosi alla staticità che l’artista osservava nell’ “[…]arte mummificata” per come intendeva la scultura prodotta fino a quel momento. Prima che l’artista stesso distruggesse la terracotta, dalla scultura fu tratto un calco in gesso, entrato in possesso del poeta Filippo Tommaso Marinetti; da questo primo calco in gesso patinato, oggi esposto presso il Museo di Arte Contemporanea di San Paolo del Brasile, nel 1931 verranno tratti due calchi – uno dei quali è in mostra al Museum of Modern Art di New York-, altri due calchi sono stati effettuati nel 1949 (New York, Londra, Milano, quest’ultimo esemplare entrato nelle collezioni del conte Paolo Marinotti). Nel 1972, la galleria Medusa di Roma, dal calco Marinotti, esegue una tiratura di 8 esemplari più 2 di prova – per un totale di 10 opere –. Uno degli esemplari di prova (H/C) passò dal gallerista della Medusa, Claudio Bruni, a Stanley John Allen e da questi donata alla collezione di Carlo F. Bilotti a Palm Beach, con l’intento di realizzarne una nuova tiratura di 6 pezzi. Alla morte di Carlo F. Bilotti l’edizione Bilotti-Bruni-Allen, tratta dal bronzo Marinotti, è eredita da Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona, da questa si traggono sei esemplari completi di base, numerati da 1a 6 datati 1913/2011 e marcati «REALIZZAZIONI ROMA». L’esemplare 2/6, sottoposta a Vincolo ministeriale con DR Calabria 77/2013, notificato al Bilotti Ruggi d’Aragona, nel 2017 è stato, da quest’ultimo, donata alla Galleria Nazionale di Cosenza
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800178047
- NUMERO D'INVENTARIO 2072
- ENTE SCHEDATORE Galleria Nazionale di Cosenza
- DATA DI COMPILAZIONE 2023
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0