altare, opera isolata di Palmieri, Marino (bottega) - ambito napoletano (ultimo quarto XVIII)
Altare policromo in marmo di fattura napoletana. Poche sono le testimonianze che rimangono della decorazione ad intarsi marmorei a motivi geometrici che arricchivano l'opera, purtroppo, poco leggibile nella sua fattura per il cattivo stato conservativo. L’altare colpisce per la sua sobrietà e la raffinata eleganza del disegno e delle proporzioni. Ma è la bellezza del paliotto che suscita ammirazione: un ovato centrale mistilineo racchiuso da cornici ad intaglio che creano l’effetto di un grande medaglione centrale contornato nella parte più esterna da cornici di bianco statuario ritmate. Ammirato a distanza il paliotto, col suo prezioso gioco ad intaglio, suggerisce l’immagine di un’urna proiettata nel piano di fondo. Da questo splendido lavoro ad intaglio si dipartono lateralmente ricchi rami floreali ad intarsio. L’intaglio e l’intarsio costituiscono il binomio su cui è intessuto tutto il disegno di questo altare, che culmina con due teste di serafini. Anche la parte superiore riprende i motivi formali di quello del paliotto, bordato da una sequenza di volute appena arricciate ed intarsi marmorei che si alternano in giallo di Siena e porfido rosso. La policromia presente è riscontrabile nelle poche tracce rimaste e nell'altare gemello posto nella medesima navata della Chiesa di San Francesco d'Assisi in Cosenza. Alle due estremità a completamento due serafini capi altare in cui la fisionomia delicata dei caratteri e lo sviluppo degli ornati si mostrano vicini agli stilemi rocaille. Nella parte sottostante s'intravede l'iscrizione e la data: "Fra Salvatore da Taverna fece fare a sua devozione 1778"
- OGGETTO altare
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MATERIA E TECNICA
marmi policromi/ scultura
- AMBITO CULTURALE Ambito Napoletano
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ATTRIBUZIONI
Palmieri, Marino (bottega): scultore
- LOCALIZZAZIONE Chiesa di San Francesco d'Assisi
- INDIRIZZO Piazza Marco Berardi, 1, Cosenza (CS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Secondo le fonti lo scultore napoletano Marino Palmieri, (doc. dal 1754 al 1777 o 1782) il figlio Domenico anche egli scultore (doc. dal 1773 al 1780) e la sua bottega sono ampiamente documentati nella provincia di Cosenza impegnati nella realizzazione di vari altari nelle più importanti chiese dal 1763 al 1782 ca. Secondo la ricostruzione dell'attività svolta, Marino Palmieri e la sua bottega tra il 1776 e il 1779 furono impegnati nella realizzazione dell'altare e del relativo fastigio della cappella della Madonna del Pilerio nella Cattedrale cosentina. Nel 1777 fu impegnato insieme alla sua equipe nell' esecuzione del bellissimo altare della Cappella dell'Immacolata della medesima Chiesa di San Francesco d'Assisi in Cosenza. Come reca l'iscrizione votiva, anche l'altare dell'Immacolata fu commissionato per volere di Fra Salvatore da Taverna. Secondo un'attenta analisi stilistica supportata da fonti storiche che rivelano l'attività dello scultore Marino Palmieri, del figlio Domenico, l'altare dell'Addolorata preso in esame, commissionato nel 1778 per volere di Fra Salvatore da Taverna è attribuibile alla sua bottega su disegno del maestro stesso
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800166968
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Catanzaro, Cosenza e Crotone
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Catanzaro, Cosenza e Crotone
- ISCRIZIONI in basso al centro - F.S.D.T.F.P.S.D 1778 - Fra Salvatore Da Taverna - capitale -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0