corona votiva,
Base circolare a fasce alternativamente lisce e a profilo convesso; tra le due convesse sono sbalzate finte gemme preziose variopinte. nella parte superiore si alternano foglie di acanto - raccordate al centro tramite innesti che al punto di contatto con le foglie formano baccellature - e piccoli fastigi a palmette. Il raccordo centrale è composto da una fascia a profilo convesso decorate a baccellature sbalzate e sormontate da globo con diametro maggiore segnato da fascia rilevata cesellata a reticolo; puntale terminale
- OGGETTO corona votiva
-
MATERIA E TECNICA
argento/ sbalzo/ doratura
- AMBITO CULTURALE Bottega Napoletana
- LOCALIZZAZIONE Santa Severina (KR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Di scarso valore artistico, la corona, destinata ad ornare la statua di qualche santo, è un mediocre prodotto di scuola argentaria napoletana, approssimativamente databile tra il 4 maggio 1839 ed il 1870. Il punzone impresso , infatti, viene creato per ordine di Ferdinando II che nel 1839 prescrive che una croce sostituisca la testina di Partenope nei bolli per oggetti sacri e tale bollo resterà in vigore fino a quando, dopo l'unità di Italia, Roma diventerà capitale del Regno e tutti i bolli furono sostituiti da un punzone facoltativo "dell'Italia coronata" seguita dai numeri 1, 2, 3 per i titoli 950, 900, 800 millesimi
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800023498
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
- DATA DI COMPILAZIONE 1984
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0