Nudo di donna. nudo femminile
dipinto,
Levi Carlo (1902/1975)
1902/1975
Levi dipinge il nudo di una donna sdraiata su un lato e con il volto inclinato. Le forme della donna sono abbondanti; i contorni del corpo e del viso sono disegnati con pennellate lunghe e ben evidenti. Il paesaggio dietro la figura è appena abbozzato con delle pennellate che disegnano le linee morbide delle colline. La gamma cromatica è ridotta; predominano varie tonalità dei grigi, sino ad arrivare al nero, e i toni leggermente rosati del volto
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
carta/ pittura a tempera
- AMBITO CULTURALE Ambito Lucano
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ATTRIBUZIONI
Levi Carlo (1902/1975)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezione privata Fondazione Levi
- LOCALIZZAZIONE Laboratorio di restauro - deposito SPSAE MT
- INDIRIZZO Via della Tecnica, Matera (MT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE I primi nudi di Levi non possono sottrarsi all'esempio della perfezione formale dei tanti nudi di Casorati; in seguito nel biennio 1918-29 questi dipinti considerano loro emblema l'Olympia di Manet. L'iconografia più nuova del nudo si rintraccia nei dipinti degli anni Trenta, in cui i corpi femminili sono usati in forma metaforica per individuare momenti germinali o riassuntivi di tutta l'esistenza, o momenti di alta tensione drammatica, quasi visualizzazioni di un confuso caos originario. Alla fine degli anni Quaranta e all'inizio degli anni Cinquanta, i nudi femminili si coniugano all'indagine di alcuni miti centrali della cultura occidentale, ai temi biblici, per infine ritornare figure che mostrano le sembianze della madre dell'artista e diventano immagini emblematiche di una continua forza procreatrice del reale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700167759OA
- NUMERO D'INVENTARIO SPSAE L 145
- ENTE SCHEDATORE Museo Nazionale di Matera - Palazzo Lanfranchi
- DATA DI COMPILAZIONE 2007
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
scheda cartacea (1)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0