Santuario di Maria SS.ma di Picciano
Il Santuario della Vergine Annunziata di Picciano è tale ab immemorabili, come riconosciuto nella Lettera di concessione dell’Incoronazione da parte del Capitolo Vaticano, a firma del Cardinale Paolo Marella (18 luglio 1966). Sorge su una verdeggiante collina, a circa dodici chilometri da Matera, e deve la sua notorietà a un’effigie mariana “miracolosissima et antichissima”. Da circa mille anni, folle di pellegrini vi affluiscono da molti paesi delle regioni limitrofe. Antichi cronisti materani ipotizzano un insediamento monastico medievale, lungo il torrente gravina, nel luogo detto il “grottolino”, trasferitosi, a causa delle continue inondazioni, sul colle. Nella visita pastorale in Basilicata di Papa Giovanni Paolo II il luogo di culto è stato menzionato: «La vostra Regione è Terra benedetta da Maria. I numerosi santuari che la punteggiano sono meta costante del popolo di Dio che, pellegrino ai piedi della Vergine, trova in Lei pace e sostegno nella vita cristiana. Mi piace ricordare alcune di queste oasi di meditazione e di pietà mariana, nelle quali la Madre di Dio è venerata sotto vari titoli. Nell’Arcidiocesi di Matera-Irsina: Santa Maria di Picciano a Matera» (Regina Coeli, 28 aprile 1991 - https://www.vatican.va/content/john-paul-ii/it/angelus/1991/documents/hf_jp-ii_reg_19910428.pdf). Dal 1966 con il ritorno dei monaci benedettini di Monte Oliveto sono stati ristrutturati i vecchi ruderi, restaurata l’antica chiesa e costruiti nuovi ambienti, i monaci accolgono i fedeli e valorizzano il luogo con attività culturali e spirituali. Il luogo sacro è dotato di una biblioteca, di un museo e di una foresteria (https://ospitalitareligiosa.it). La festa liturgica, anticamente celebrata con grande solennità, è rimasta il 25 marzo; quella popolare, invece, si celebra con grande concorso di pellegrini la prima e la seconda domenica di maggio
- OGGETTO santuario ab immemorabili
- LOCALIZZAZIONE Matera (MT) - Basilicata , ITALIA
- INDIRIZZO Via Santuario di Picciano, Matera (MT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il luogo di culto nasce come monastero, la cui notizia più antica si trova in un documento del 1219 dove, tra i sottoscrittori, figura un tale “Gulielmus Abbas Monasterii S. Mariae de Picciano, sex milliaribus ab eadem urbe dissiti” (Tansi Serafino, Historia Cronologica Monasterii S. Michaelis Arcangeli Montis Caveosi Congregationis casinensis Ordinis Sancti Benedicti ab anno MLXV ad annum MCDLXXXIV, Neapoli, Typografia Abbatiana,1746, p. 74). La comunità monastica, fiorente nei secc. XI-XII, favorì lo sviluppo della devozione alla Madonna e curò l’ampliamento della primitiva chiesetta romanica. Nel secolo XIII, accanto ai monaci è riferita una “domus” templare. A questi subentrarono i Giovanniti, divenuti poi Cavalieri di Malta, che vi costituirono una Commenda, durata fino agli inizi dell’800. Dalla fine del sec. XIV, perciò, le attività sul colle furono gestite dai Cavalieri di Malta, i cui Precettori estesero fin sull’isola la devozione alla Madonna di Picciano. Per devozione si distinsero anche gli abruzzesi, pastori in transumanza, che furono gli animatori della grande festa nel giorno dell’Annunziata. Incalcolabile il numero di pellegrini che, da molte province del Meridione, salivano al Santuario in occasione della festività principale. Le soppressioni napoleoniche e le leggi eversive causarono la decadenza del luogo, che restò frequentato solo dalle popolazioni dei paesi vicini
- TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 17-ICCD_MODI_0735239021271
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- ENTE SCHEDATORE Pontificia Facoltà Teologica "Marianum"
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0