Booz. Booz e Ruth
Levi dipinge Booz e Ruht distesi in un campo di grano. Ruht è rappresentata senza indumenti, mentre veglia sul suo uomo; la donna occupa il centro della tela ed è dipinta distesa con il volto abbassato e con il braccio sinistro piegato e sollevato in modo da accompagnare il suo busto poggiato ad una roccia. Nella mano sinistra tiene una fascina di spighe di grano. Bozz dormiente è collocato ai piedi della donna con il corpo avvolto in un drappo. Tutta la composizione del dipinto ruota intorno al corpo della donna collocato in senso orizzontale e quello di Booz posto invece in senso verticale. Sotto la figura della donna sono abbozzati, con poche pennellate. gli attrezzi utilizzati dal contadino per lavorare la terra, una falee e un rastrello. In alto a destra è dipinta la luna e a sinistra è dipinto un paesaggio collinare. La tecnica esecutiva utilizzata è uniforme; Levi ha utilizzato pennellate grasse ad andamento ondoso in alcuni punti, più spigoloso in altri
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
masonite/ pittura a olio
- AMBITO CULTURALE Ambito Lucano
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ATTRIBUZIONI
Levi Carlo (1902/1975)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezione privata Fondazione Levi
- LOCALIZZAZIONE Laboratorio di restauro - deposito SPSAE MT
- INDIRIZZO Via della Tecnica, Matera (MT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE I primi nudi di Levi non possono sottrarsi all'esempio della perfezione formale dei tanti nudi di Casorati; in seguito nel biennio 1918-29 questi dipinti considerano loro emblema l'Olympia di Manet. L'iconografia più nuova del nudo si rintraccia nei dipinti degli anni Trenta, in cui i corpi femminili sono usati in forma metaforica per individuare momenti germinali o riassuntivi di tutta l'esistenza, o momenti di alta tensione drammatica, quasi visualizzazioni di un confuso caos originario. Alla fine degli anni Quaranta e all'inizio degli anni Cinquanta, i nudi femminili si coniugano all'indagine di alcuni miti centrali della cultura occidentale, o di temi biblici cari alla tradizione ebraica come quello di Ruth e di Booz. Tra il 1949 e il 1951 Levi esegue numerosi schizzi preparatori per grandi tele intitolate a Booz. Levi stesso ci segnala che queste tele sono quattro in tutto
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700167739OA
- NUMERO D'INVENTARIO SPSAE L 126
- ENTE SCHEDATORE Museo Nazionale di Matera - Palazzo Lanfranchi
- DATA DI COMPILAZIONE 2007
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
scheda cartacea (1)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0