Nudo seduto (la modella di Firenze). Nudo femminile

dipinto,

Levi dipinge al centro della composizione una modella nuda dal volto quasi smagrito e pallido. La donna è collocata in un ambiente indefinito, seduta a terra con la schiena e il braccio destro poggiati a delle rocce dipinte con poche e veloci pennellate. Con la mano sinistra la donna tiene la caviglia della gamba. L'attenzione dell'artista si concentra sul corpo e sul volto della donna. Sapiente è il gioco delle ombre e delle luci ottenuto grazie all'utilizzo di colori molto chiari e brillanti

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ acrilico a pennello
  • AMBITO CULTURALE Ambito Lucano
  • ATTRIBUZIONI Levi Carlo (1902/1975)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezione privata Fondazione Levi
  • LOCALIZZAZIONE Laboratorio di restauro - deposito SPSAE MT
  • INDIRIZZO Via della Tecnica, Matera (MT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I primi nudi di Levi non possono sottrarsi all'esempio della perfezione formale dei tanti nudi di Casorati; in seguito nel biennio 1918-29 questi dipinti considerano loro emblema l'Olympia di Manet. L'iconografia più nuova del nudo si rintraccia nei dipinti degli anni Trenta, in cui i corpi femminili sono usati in forma metaforica per individuare momenti germinali o riassuntivi di tutta l'esistenza, o momenti di alta tensione drammatica, quasi visualizzazioni di un confuso caos originario. Alla fine degli anni Quaranta e all'inizio degli anni Cinquanta, i nudi femminili si coniugano all'indagine di alcuni miti centrali della cultura occidentale, ai temi biblici, per infine ritornare figure che mostrano le sembianze della madre dell'artista e diventano immagini emblematiche di una continua forza procreatrice del reale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700167731OA
  • NUMERO D'INVENTARIO SPSAE L118
  • ENTE SCHEDATORE Museo Nazionale di Matera - Palazzo Lanfranchi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2007
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA scheda cartacea (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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