San Vincenzo Ferrer
statua,
post 1600 - ante 1649
S. Vincenzo Ferrer è raffigurato in piedi, con la gamba destra lievemente piegata ed il capo inclinato nella stessa direzione. Ha la chierica e indo ssa l'abito domenicano, con dorature ad estofado. Ha la destra benedicente sollevata, mentre con la sinistra mostra un libro aperto, sul quale si le gge un annunzio del Giudizio Universale
- OGGETTO statua
- AMBITO CULTURALE Bottega Italia Meridionale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo nazionale di Matera - Palazzo Lanfranchi
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Lanfranchi
- INDIRIZZO Piazzetta Giovanni Pascoli, 1, Matera (MT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La statua, insieme ad altre due statue lignee raffiguranti S. Pietro Marti re e S. Tommaso D'Aquino, nel 1975 è stata spostata dal Museo Ridola alla Soprintendenza PSAE di Matera e proviene, probabilmente, da un altare dell a Chiesa di S. Domenico di Ferrandina, distrutto intorno al 1970 (informaz ione desunta dalla relazione tecnico artistica della Soprintendenza alle G allerie della Basilicata, datata 04/06/1973, a cura della dott.ssa Grelle A., ma non sono state trovate altre notizie al riguardo). Dal 2003 le tre statue sono esposte nel Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna della B asilicata, Sezione Arte Sacra. Probabilmente sono opere di uno stesso scul tore, attivo in Basilicata nei primi del XVII secolo, ispirato a modelli t ardorinascimentali di origine napoletana. Rispetto alle altre due sculture , questa sembra essere animata da un maggiore dinamismo, messo in evidenza dal busto e dal capo leggermente inclinati, dalla destra benedicente prot esa in avanti, dalla gamba destra piegata e dal ricadere ansato del panneg gio. L'abito, finemente intagliato, è caratterizzato da ricche decorazioni , di gusto iberico, ottenute con la tecnica dell'estofado, con soluzioni f loreali nella parte esterna del manto e a spina di pesce in quella interna . Diverse sono le analogie con altre statue lignee rinvenute a Matera: due nella Cattedrale, raffiguranti S. Biagio (o S. Agostino ?) e S. Eligio, e d una nella chiesa del Carmine, annessa a Palazzo Lanfranchi, raffigurante un S. Vescovo (S. Biagio ? S. Agostino ?), probabilmente prodotti seriali di una stessa bottega di intagliatori e decoratori di scuola napoletana [ cfr. scheda di Regina V. M., in Abita S. (a cura di), "Cultura artistica d ella Basilicata, Opere scelte, Per il Museo Nazionale d'Arte Medievale e M oderna della Basilicata", Catalogo Mostra, Matera, Palazzo Lanfranchi, giu gno 1999-febbraio 2000, Napoli, Paparo Edizioni, 1999, pp. 36-37; cfr. sch eda di Regina V. M., in Abita S., Altavilla A. (a cura di), "Museo Naziona le d'Arte Medievale e Moderna della Basilicata", Catalogo Museo, Napoli, P aparo Edizioni, 2002, pp. 72-73; cfr. scheda di Altavilla A., in Altavill a A. (a cura di) "Arte recuperata. Interventi di restauro compiuti nel lab oratorio della Soprintendenza di Matera", Catalogo, Laboratorio di restaur o, 21 maggio - 21 giugno 2005, Matera, Emmestampe, 2005, pp. 26-29]. In pa rticolare, la statua di S. Vincenzo Ferrer rimanda maggiormente a quella d i S. Biagio (o S. Agostino ?) nella Cattedrale di Matera per l'impostazion e della figura, con lo stesso accenno di movenza, e per la resa delle pieg he dell'abito e del mantello. Caratteri simili nel repertorio decorativo s i riscontrano anche nella statua lignea di S. Rocco, nella chiesa dei SS. Luca e Giuliano a Grottole, datata da alcuni alla fine del XVI secolo [cfr . scheda di Leone De Castris P. e Naldi R., in Venturoli P. (a cura di) "S cultura lignea in Basilicata dalla fine del XII alla prima metà del XVI se colo", Catalogo mostra, Torino, Umberto Allemandi & C, 2004, pp. 256-258], da altri al XVII secolo (cfr. Borrelli G., "Sculture in legno di età baro cca in Basilicata", Napoli, Paparo Edizioni, 2005, p. 15, tav. IV, fig. 2; scheda OA di Barbone F., NCTN: 17/ 00130208). Analoghi sono i motivi flor eali e a spina di pesce nella decorazione ad estofado del manto e dei calz ari di S. Rocco e simile è anche l'intaglio serpentinato delle ciocche dei capelli. Dagli ultimi restauri, è emerso che l'opera in esame è stata sog getta a precedenti interventi con ridipinture degli incarnati e velature s ul manto
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700167125
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
- DATA DI COMPILAZIONE 2007
- ISCRIZIONI pagina sinistra del libro - (TIMETE DEUM ET DA)TE/ (ILLI) HO/ (N)ORE(M) - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0