Annunciazione

dipinto, 1536 - 1536

Personaggi: Vergine. Personaggi: San Gabriele Arcangelo. Personaggi: Padre Eterno. Personificazioni: Spirito Santo. Oggetti: leggio. Oggetti: libro. Oggetti: giglio. Oggetti: cartiglio. Architetture: protiro

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 161
    Larghezza: 328
  • ATTRIBUZIONI Maestro Del Polittico Di S. Pietro Caveoso (attribuito): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Cripta degli Evangelisti
  • INDIRIZZO Vico Cosenza, Matera (MT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La cripta degli Evangelisti è tra le più importanti presenti nel materano soprattutto perché la sua decorazione pittorica è datata 1536 (data che fi gura tanto vicino l'immagine della Madonna di Costantinopoli, quanto vici n o a quella di S. Luca). Come osservato da Latorre (Latorre 2003, p. 12) e prima di lui da Padula-M otta-Lionetti (Padula-Motta-Lionetti, 1995, p. 137), la cripta faceva part e di una pecchiara, luogo adibito all'allevame nto delle api; era cioè una cappella privata della famiglia Groya. L'uso a pecchiara del complesso, cu i faceva parte la cripta viene confermato dal la probabile presenza nel pro nao dell'immagine di S. Ambrogio, protettore degli apicoltori (Latorre, 20 03, pp. 52-53). Latorre (Latorre, 2003, p. 12) pubblica un atto notarile d el 14 marzo 1570 del notaio Vincenzo Gambe ro con cui Francisco Groya permu ta la cripta a Marco Malvindi. Francesco è uno dei figli di Don Pirro Groy a, proprietario negli anni Trenta-Quaran ta della pecchiara e quindi della cripta (Latorre, 2003, p. 12). Per Lator re (Latorre, 2003, p. 51) Don Pirr o è rappresentato ai piedi di S. Eustac hio con i componenti maschili della sua famiglia, mentre quelli femminili sono ai piedi della Madonna di Cost antinopoli. Il programma pittorico del la cripta è chiaramente espressione della volont à del committente; si uni sce infatti il culto per S. Ambrogio e quello per S. Rocco, sempre nel pro nao, e S. Apollonia, santi taumaturgici, invocati contro la peste e il mal di denti; il culto per S. Eustachio è frequente a Matera, essendo uno dei protettori della città, e forse realmente la sce lta di allargare il sant oriale ai santi Pietro martire, Antonio da Padova e S. Francesco da Paola, può essere dovuta alla volontà di rappresentare i santi di cui i figli di Don Pirro portavano il nome (Latorre, 2003, p. 51 ). E' segnalata l'immag ine di S. Cristoforo, una sinopia, a destra dell'in gresso (Latorre, 2003, p. 36). Non solo, grande importanza viene data alla Vergine, rappresentat a come Annunciata e come Madonna delle Grazie. E' probabile che gli affres chi del pronao e della cripta appartengano ad u no stesso periodo, anche s e il cattivo stato di conservazione rende questa solo una ipotesi. Gli aff reschi della cripta sono stati da Grelle attribuiti al Maestro del Trittic o di S. Pietro Caveoso (Grelle, 1981, pp. 74-75), pittore diverso d a quel lo che opera nella cripta di Cristo alla Gravinella (si osservi un d ivers o modo di trattare la pelle del viso, la barba, di delineare gli occh i, l umeggiare gli abiti); quest'ultimo mi pare aderisca meglio alle innova zio ni introdotte da Simone da Firenze, già nel 1532, come dimostra il s. P ie tro (insieme agli altri Apostoli) della predella, opera forse di bottega , della chiesa di S. Michele a Potenza, nel cui ambito maturano indubbiame nte entrambi gli artisti (Grelle ritiene che il pittore di Cristo alla Gra vinella sia, forse, della bottega di quello della Cripta degli Evangelist i , Grelle, 1981, pp. 74-75). Credo, infatti, che la cripta degli Evangeli st i sia stata eseguita poco dopo quella di Cristo alla Gravinella. Gli ar tis ti, attivi in queste cripte, probabilmente lavorarono nella stessa bot tega , maturarono da simili esperienze. Il bellissimo abito dell'Arcangelo Gabr iele nell'Annunciazione, quello di S. Eustachio, credo rimandino ad esempi toscani mentre la dolcezza del volto della Vergine ha effettivament e affi nità con la Madonna delle Grazie della cripta di Cristo alla Gravin ella. U n'ultima osservazione rigurada proprio la collocazione dell'annunc iazione in controfacciata, sulla parete opposta a quella dell'altare, diet ro cui è campita la scena della Crocifissione, elementi che potrerebbero r imandare al percorso di salvazione dell'umanità attraverso Cristo, dalla n ascita a lla morte
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700133425
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI nel cartiglio dell'Arcangelo - AVE MARIA GRA(ZIA) PLE(N)A D(OMI)NUS TECUM - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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