calice - bottega napoletana (metà sec. XIX)

calice post 1840 - ante 1860

Piede: a profilo mistilineo con stemma vescovile sul verso. Orlo: liscio. Collo del piede: figurato, con tre figure alate sedute con emblemi della vita di Cristo (croce, giglio, Sacro Cuore); nella tre campiture interne, tra volute d'acanto, fastigi e pampini con grappoli d'uva, vi sono tre medaglioni circolari con emblemi della Passione (lance incrociate, tenaglie, martello monogramma cristologico) su fondo a bulino. Fusto: figurato, scaglionato da tripudi di nuvole con pellicano dall'esile collo ricurvo con prole, stringente tra le ali il Sacro Cuore coronato di spine. Sottocoppa: recante lingue di fuoco a sbalzo e tre cartigli bulinati con grappoli e pampino d'uva; lobatura apicale, a sagoma discontinua, interrotta da palmette affrontate e cartigli sinuosi intramezzati da castoni ovali e riccioluti violacei e vermigli. Coppa: globalmente dorata

  • OGGETTO calice
  • MATERIA E TECNICA argento/ doratura/ sbalzo/ bulinatura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Napoletana
  • LOCALIZZAZIONE Melfi (PZ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il calice, completo di patena, è custodito in una scatola di cartone, coeva all'arredo, con iscrizione posteriore: "Calice d'argento dorato con pietre rosse e patena lasciato alla Cattedrale di Melfi dal fu Mons. Ignazio M. Sellitti vescovo di Melfi e Rapolla". Questi, canonico teologo della Cattedrale di Lecce, sua città natale, fu nominato vescovo di Melfi e Rapolla il 19 novembre 1849 e fu consacrato in Napoli nel dicembre dello stesso anno; abbandonò la sua carica dopo un turbolento soggiorno il 28 agosto 1860, per abdicare nel 1881. Pregiato esemplare di "scultura in piccolo" di gusto rococò (base mistilinea con figure a tutto tondo, fusto mosso e fregi apicali frastagliati). Se il neoclassicismo si è già pienamente affermato, il gusto e la tendenza a un contenuto rococò persisterà ancora, soprattutto negli oggetti d'uso sacro e quindi figure a tutto tondo, retaggio del '700, animeranno i calici partenopei. Il calice in esame è caratterizzato dal filo tematico della Passione di Cristo con la sua massima evoluzione nel tormentato pellicano che nutre i suoi piccoli, simbolo del sacrificio di Cristo e della sua abnegazione. Si legge una chiara analogia tra il sottocoppa con coppa interna contenente il sangue di Cristo, e il petto del pellicano che fa da calice e si dissangua per i suoi piccoli; infatti entrambe la parti in esame sono abbellite da castoni policromi creanti un contrasto d'effetto con la sagoma dorata del calice
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700037386
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE L. 160/1988
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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