L'altare è costituito da due parti ben distinte: la parte inferiore ha mensa, sostenuta da paliotto, recante al centro un avancorpo aggettante decorato da formella (al centro: croce cui sono sovrammesse due palme incrociate) e fiancheggiato da pilastrini. Sull'unico gradino poggia l'alzata, costituita da due semicolonne scanalate poggianti su plinti decorati nella faccia anteriore da volti umani. Su di esse corre la trabeazione, con architrave inscritta

  • OGGETTO altare
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Lucana
  • LOCALIZZAZIONE Ripacandida (PZ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'altare è stato realizzato nel 1628 a spese di Antonello da Tito e Maddalena Sapia, secondo un lessico tardo rinascimentale non immune da reminiscenze romaniche (si vedano i volti scolpiti nelle facce anteriori dei plinti). Successivamente, verso la fine del XIX secolo, come si apprende da una lapide erratica depositata nel presbiterio (cfr. scheda n. 17/00034114), i coniugi Gioiosa-Corradino rifecero la parte inferiore dell'altare, che risulta attualmente realizzata in pietra di Trani e tarsia di marmi policromi. Della versione originale sopravvive, erratico, il paliotto (cfr. scheda n. 17/00034113)
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700034099
  • ENTE SCHEDATORE C337 (L.160/88)
  • DATA DI COMPILAZIONE 1986
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI nell'architrave - AD MAIOREM DEI GLORIAM / HOC SACELLU(M) DIVO FRANC.O DICATU(M), SUMPTIB(US) / ANTONELLI A TITO ET MAGDALENE SAPIAE EIUS / UXORIS ERIGI CURAVIT FR. MARCELLINUS / A BITONTO DIE (...) AN. M.D.XXVIII - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE