David con la testa di Golia
dipinto,
Beinaschi Giovan Battista (attribuito)
1636/ 1688
Nella parte centrale del dipinto è raffigurato il giovane Davide che fa rientro in città con la testa di Golia nella mano destra. Assiste incuriosito alla scena un gruppo di fanciulle che si staglia sulla destra del dipinto mentre a sinistra compaiono tre soldati in armi. Sullo sfondo un paesaggio ed in primo piano la figura di un cagnolino che corre accompagnando Davide
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Beinaschi Giovan Battista (attribuito)
- LOCALIZZAZIONE Amalfi (SA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'attribuzione al Beinaschi viene proposta in base a raffronti stilistici con opere di questo artista, attivo a Roma e a Napoli per lungo tempo. Scarse sono le notizie relative alla sua formazione in patria, mentre molto documentata è la prima fase romana, caratterizzata da stretti rapporti con la cerchia caravaggesca. Svolge il suo tirocinio presso il palermitano Pietro del Po studiando principalmente le opere di Annibale Carracci e di Lanfranco, la cui influenza ne caratterizzerà tutta la futura produzione. Enorme importanza nella sua formazione ricopre un viaggio a Parma per studiare le cupole del Correggio, infatti tale ricordo troverà riscontro nell'esecuzione degli affreschi per la chiesa napoletana di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone. Di notevole importanza risulta pure l'apporto alla sua opera della matrice classicistica non influenzata dal neo-venetismo di Pietro da Cortona. Gli ultimi anni romani sono caratterizzati dal forte interesse per l'opera di Giacinto Brandi, che su di una base essenzialmente emiliana aveva innestato i motivi della pittura di Mattia Preti. Questi temi ritorneranno in maniera incisiva in tutta la produzione napoletana del Beinaschi, uniti ai frequenti richiami alla cultura figurativa giordanesca, soprattutto per quanto riguarda i cicli ad affresco. Il nostro dipinto rientra perfettamente in questo tipo di produzione e mostra chiaramente la sua matrice pretiana, espressa principalmente nella scelta dei toni bruni e nella complessità della composizione, dagli spazi compressi ed affollati di personaggi. Soltanto il brano centrale, quello di Davide con la testa di Golia, mostra alcuni cedimenti, dovuti probabilmente, all'apporto della bottega del maestro o, più probabilmente, a forti ridipinture
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500659757
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
- DATA DI COMPILAZIONE 1990
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0