studi per la Cappella delle Reliquie in Santa Cecilia in Roma

disegno preparatorio, 1720 - 1724

E'tracciata a matita la struttura architettonica sulla quale a penna è sviluppata la decorazione che riguarda un ambiente rettangolare per traverso che si apre con larga arcata fornita di cancellate, seguita da due colonne binate, da una porta sormontata da un ovale con busto e da un nicchione con la statua di S.Cecilia. Schizzi di cassettoni e della ricca cornice sagomata sulla volta che riquadra uno scomparto centrale vuoto per decorazione a fresco

  • OGGETTO disegno preparatorio
  • MATERIA E TECNICA carta/ inchiostro a penna/ acquerellatura
  • MISURE Altezza: 280
    Larghezza: 421
  • ATTRIBUZIONI Vanvitelli Luigi (1700/ 1773)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo della Reggia di Caserta
  • LOCALIZZAZIONE Reggia di Caserta
  • INDIRIZZO Piazza Carlo di Borbone, Caserta (CE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 1717 Troiano Acquaviva, nipote dell'omonimo cardinal Francesco, aveva cresimato Luigi il quale, agli esordi della carriera, ne trasse vantaggi e protezione. Titolare di S.Cecilia, il cardinale Acquaviva abbellì la chiesa, commissionando al Conca l'affresco nella volta, iniziato intorno al 1721, e affidando al Vanvitelli l'intero progetto della cappella della Reliquie, terminata nel 1726. L'artista dipinse la pala d'altare (cfr.inv.1830) e l'affresco nella volta, concepiti a integrazione dell'architettura, che egli elaborò come organismo spaziale e come struttura portante degli ornati. Questo studio dimostra appieno gli intendimenti del Vanvitelli che nella realizzazione dell'opera adottò solo in parte le proposte qui ideate (per le differenze tra disegno e messa in opera cfr.Garms,1973). E' stato chiarito da Pane(1973) come dalla Sacrestia Nuova in San Pietro dello Juvarra dipenda la ricerca di equilibrio tra la fitta trama decorativa e l'architettura. Quanto questa esigenza fosse diffusa tra i giovani artisti romani è suggerito dal tentativo fatto da Nicola Michetti di realizzare una sorta di architettura picta nella Cappella Rospigliosi in S.Francesco a Ripa, progettata nel 1710-1721, ma inaugurata nel 1725. Era una delle prime intuizioni di quel rinnovamento settecentesco al quale sarebbero state sottoposte le strutture architettoniche, non più supporto di ornati, ma decorazioni esse stesse (nè si dimentichi l'attività di scenografo svolto dallo stesso Michetti presso il cardinal Ottoboni e dei suoi indubbi contatti con Juvarra; cfr.Viale Ferrero,1970). Si è già accennato (cfr.cat.181 ) all'effetto "simulato" dell'architettura nella pittura e viceversa; a questa illusione scenica non potè certo sottrarsi il Vanvitelli per il quale la cappella di S.Cecilia non rimase un esempio isolato, ma fu l'inizio di una soluzione spaziale che trovò sviluppo in successive opere romane, dagli ambienti di palazzo Sciarra alla Sacrestia di S.Agostino (Pampalone,1988)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500052406
  • NUMERO D'INVENTARIO 1661
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Reggia di Caserta
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento
  • DATA DI COMPILAZIONE 1987
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2004
    2005
  • ISCRIZIONI in alto a destra - "IDEA DELLA CAPPELLA DELLE RELIQUIE A S.CECILIA DI ROMA" - corsivo - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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