San Giuseppe
dossale,
post 1600 - ante 1620
Dossale di forma rettangolare con al centro una cornice in legno che inquadra un'icona moderna raffigurante San Michele. Il manufatto è definito ai lati da paraste lineare poggianti su una base mistilinea e modanata. Alle estremità delle paraste, sui capitelli e al centro della cornice sono presenti teschi, di cui uno alato. Il dossale è chiuso in alto da una nicchia decorata esternamente da elementi terminanti con volute e all’interno, di forma semicircolare, con un coronamento a conchiglia. All'interno di questa nicchia è una statua raffigurante San Giuseppe
- OGGETTO dossale
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MISURE
Profondità: 96 cm
Altezza: 400 cm
Larghezza: 230 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Italia Meridionale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Santuario Santi Cosma e Damiano
- INDIRIZZO Via San Cosmo, Isernia (IS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Posizionato su una collinetta isolata dal resto di Isernia dal vallone in cui scorre il fiume Carpino, il santuario dei Santi Cosma e Damiano è l’edificio isernino che meglio conserva i tratti architettonici e artistici acquisiti nel tempo. Non trovando riscontro nelle fonti le notizie riportate dal Ciarlanti rispetto ad una sua fondazione risalente al 1130 sui resti di un tempio pagano, i dati storici pongono la nascita della chiesa nell’anno 1523 per volontà del vescovo Cristoforo Numai. I lavori si protrassero per circa un secolo e si chiusero con la realizzazione del soffitto ligneo a cassonetti nel 1659. L’edificio all’esterno appare come un corpo unico, anticipato da un porticato e caratterizzato da un’abside che assume quasi la forma di una torretta con l’alta lanterna che la rende visibile e riconoscibile a distanza. All’interno la chiesa si presenta ad aula unica, con l’unica sporgenza laterale costituita dalla Cappella di San Michele costruita successivamente. La cappella, nella sua forma attuale, è il risultato del sovrapporsi di una serie di interventi avvenuti nel tempo. I frammenti pittorici emersi alle spalle del dossale fanno collocare la presenza della cappella già agli inizi del XVII secolo, fase a cui appartiene anche, molto probabilmente, il dossale centrale solo in seguito arricchito dalle decorazioni e dalle figure in stucco. Del 1684 è il documento più antico in cui è citata la cappella, riportante la notizia della dotazione alla cappella di un'importante somma di denaro da parte dell’abate Giuseppe Muscettola, Primicerio della Cattedrale. Agli inizi del XVIII, precisamente al 1708, data riportata sulla pietra al centro della mensa, risalgono l’altare in pietra con paliotto in marmi commessi e le decorazioni in stucco che oggi prevalgono nella visione di insieme della cappella. Il dossale dell’altare mostra, rispetto alla complessa decorazione in stucco della cappella, un linguaggio formale precedente, rispondente ad un gusto tardo manierista che è più coerente con i dipinti sulla parete di fondo, a cui gli stucchi si sono evidentemente sovrapposti, coprendoli in buona parte. La stessa simbologia presente sul dossale sotto forma di decorazioni, con evidenti riferimenti alla morte (il teschio e le ossa incrociate) rimandano ad una prima intitolazione della cappella diversa da quella attuale, più coerente con un riferimento alla Crocifissione o al SS. Sacramento che all’attuale San Michele. Dal punto di vista cronologico, la realizzazione del dossale si può collegare con quella del ciclo pittorico dell’aula centrale, databile al 1615-1620
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400041356-3
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Molise
- DATA DI COMPILAZIONE 1993
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2020
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0