Santa Trinità del Nuovo Testamento e santo Spiridione. Dio Padre con Cristo in trono e colomba dello Spirito Santo con san Spiridione
icona,
Kantunis Nicolaos (maniera)
1768/ 1834
Kutuzis Nicolaos (maniera)
1741/ 1813
PERSONAGGI: Cristo, Dio, Spirito Santo, S. Spiridione; serafini (2); ATTRI BUTI: (Cristo) nimbo, titolazione, globo terracquei; (Dio) nimbo, scettro, globo terracqueo; (Spirito Santo) nimbo; (S.Spiridione) Evangelario, abit o vescovile, cappello di pastore in corda intrecciata
- OGGETTO icona
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MATERIA E TECNICA
tavola
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ATTRIBUZIONI
Kantunis Nicolaos (maniera): esecutore
Kutuzis Nicolaos (maniera)
- LOCALIZZAZIONE Rosciano (PE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nella parte superiore, intorno alla gloria in cui appare lo Spirito santo in forma di colomba, vi è la titolatura dell'immagine: E haghia Trias = La santa Trinità. (Per le problematiche di questa raffigurazione si v. la sc heda sulla Santa Trinità del Nuovo Testamento). Il Padre è vestito di bian co con il nimbo che circoscrive un triangolo. Ha lo scettro, pone destra s ul mondo con quella del Figlio, che ha il nimbo crucifero e la destra bene dicente con accanto le lettere IC XC. Siedono sui cherubini e nelle aureol e hanno tutti e tre le lettere greche 'omicron, omega e ny', che compongon o il nome rivelato a Mosè nella teofania sul Monte Oreb (Sono colui che so no - Es 3,14; cfr. Ap 1, 8), poiché tutti e tre sono l'unico vero Dio. Acc anto alla seconda Persona, il Figlio, vi è la specificazione della sua inc arnazione poiché compaiono le lettere IC XC (Gesù Cristo). In primo piano nella parte inferiore, seduto in trono è raffigurato santo Spiridione (ho hagios Spyridon) - sul santo si v. la scheda relativa all'i cona Reliquia insigne di santo Spiridione - con la destra elevata benedice descrivendo con la posizione delle dita il nome di Gesù Cristo: l'indice e il medio, infatti, formano IC (I[esu]s), pollice e medio X e mignolo C, quindi XC (Ch[risto]s), mentre la sinistra è poggiata sull'evangeliario, a vente sulla copertina l'immagine di una croce contornata da figure. È rapp resentato con il consueto copricapo di pastore, che costituisce una caratt eristica. L'immagine è stata elaborata secondo una visione più occidentale, che rien trava nelle caratteristiche della scuola ionica, e stilisticamente è da co nsiderare opera dello stesso pittore che ha dipinto quelle di Atanasio, Ni cola, Dionigi, Parasceve (2), Pietro e Paolo, Elisabetta e Anastasia. Dovr ebbe perciò risalire anch'essa alla fine del XVIII e gli inizi del XIX sec olo. È di una certa importanza il fatto che il timbro (che la parrocchia non po ssiede più) della comunità ortodossa di Ancona, di stanza a Villa Badessa dal 1887 al 1893, avesse proprio questa iconografia circondata dalla scrit ta: Comunità dei Cristiani Ortodossi d'Oriente - Ancona (Cfr. L. BELLIZZI, 1994). Ciò permette di avanzare l'ipotesi che questo gruppo di icone sia appartenuto a quella comunità
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300094538
- NUMERO D'INVENTARIO 38
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
- DATA DI COMPILAZIONE 2005
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
- ISCRIZIONI in alto - E haghia Trias - a pennello - greco
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0