scena mitologica

piattello, 1700 - 1790

Un buon ovale di un buon allievo di Carmine, forse uno dei figli, quali egli dava spesso una "mano" nei ritocchi. Un satiro ebbro, ma non sazio, semisdraiato, porta con la sinistra alla bocca un fiasco "nostrano" di vino (anche nostrano) e con la destra accarezza un puttino che cavalca un capro. A guardare la scena: una ninfa e un altro giovane satiro. Grossa quinta arborea a sinistra e paesaggio di fondo con colline e caseggiati, nella tavolozza solita di Castelli. Trattasi di ripetizione di un particolare della famosa mattonella "Bacco e Arianna" di Carmine Gentile, conservata al San Martino di Napoli (v. lato destro basso dell'opera citata)

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