decorazione plastico-pittorica, complesso decorativo di Zucchi Jacopo (attribuito) (sec. XVI)
decorazione plastico-pittorica,
1588 - 1588
Zucchi Jacopo (attribuito)
1540-1541/ 1595-1596
Il catino è suddiviso in tre scomparti trapezoidali e in quattro ovali inseriti entro cornici rettangolari in stucco, sormontati tutti da volute; quello posto al centro è concluso da un timpano recante un cartiglio con iscrizione sui cui spioventi seggono due putti in stucco in posizione araldica. Conclude la decorazione uno spazio semicircolare segnato da una fascia con quattro scomparti ove sono raffigurate teste di cherubini alternati a tre scomparti con girali
- OGGETTO decorazione plastico-pittorica
-
ATTRIBUZIONI
Zucchi Jacopo (attribuito)
- LOCALIZZAZIONE Roma (RM)
- INDIRIZZO Europa, ITALIA, Lazio, RM, Roma, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 1588 il bolognese Ottavio Mascherino fu nominato architetto della chiesa ed ebbe l'incombenza di fare il collaudo della cappella per stabilire il periodo di tempo occorrente per la costruzione e decorazione. Il documento è pubblicato da Canezza-Casalini (1933) che, seguito dal Venturi (IX; 2, 1933), pensa di poter attribuire al Mascherino il progetto degli ornati; ma la struttura decorativa non consente un riferimento certo a questo architetto qui impegnato solo come collaudatore, e piuttosto favorisce l'attribuzione ad un non-architetto come Zucchi. Un disegno del pittore conservato alla Christ CHurch di Oxford, modello per una cappella non identificata, rivela stretti punti di contatto con le partizioni e gli ornati di questa cappella da suggerire sempre più verisimilmente l'ipotesi che il progetto degli stucchi sia addebitabile allo stesso Zucchi. Inoltre, sappiamo da un documento presso l'Arc. di Stato di Roma (O. S. Spirito, vol. 258), che già nel 1585 l'artista era stato impegnato a sovraintendere certi lavori decorativi in sacrestia. Le fonti riferiscono in proposito solo delle parti pittoriche e la mancata conoscenza del contratto per questo lavoro non consente di andare al di la della pura ipotesi che si avvale di confrontistilistici, ma, a maggior raggione, il documento relativo alla perizia fatta dal Mascherino dimostra che la presenza dell'architetto era indispensabile per accertare i lavori compiuti da un artista certamente fantasioso e abile, tuttavia non specialista in quel campo
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200217320-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
- DATA DI COMPILAZIONE 1979
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0