Storie di Roma e decorazioni a grottesche

decorazione plastico-pittorica, 1544 - 1545
Luzio Romano (e Aiuti)
notizie 1528-1575

volta a schifo, con al centro stemma marmoreo di Paolo III, sulla superficie, decorata a grottesca, si inseriscono i bassorilievi in stucco non solo nelle cornici di ripartizione della volta ma anche lungo il bellissimo fregio che corre, in fascia continua, sulle quattro pareti mentre i riquadri affrescati rappresentano, prevalentemente, scene celebrative sulle mitiche origini di Roma alternate a quelle che si riferiscono ad Adriano

  • OGGETTO decorazione plastico-pittorica
  • ATTRIBUZIONI Luzio Romano (e Aiuti)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castel Sant'Angelo
  • INDIRIZZO Lungotevere Castello 50, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE la volta a schifo costituisce la parte più ricca e meglio conservata della decorazione, il centro è occupato dal grande stemma marmoreo di Paolo III dal quale si dipartono una serie di riquadri geometrici affrescati; nella decorazione prevalgono le raffigurazioni di carattere profano ispirate all'antico con soggetti storico-leggendari e temi mitologici, mentre nelle pareti sono raffigurate le allegorie cristiane. Su tutta la superficie si distende una decorazione a grottesca che crea un ricco effetto decorativo e sulla quale si inseriscono i rilievi in stucco, gli emblemi e i quadri di storia. Il direttore di lavori è il pittore-stuccatore Luzio Luzi da identificarsi con il Luzio Romano del Vasari e del Baglione, lavorò a Castel S. Angelo con una squadra di aiuti, a lui spetta l'ideazione del complesso confermata, oltre che dalle note contabili, anche da numerosi disegni preparatori: due disegni a Dusseldorf e a Windsor, attribuiti inizialmente a Perin del Vaga ed un foglio del British Museum (n.1946) con lo stemma di Paolo III attribuito a Luzio. A questi disegni si può aggiungere uno studio di Windsor ( Royal Library, n. 6828), il foglio deve considerarsi, secondo Gaudioso, un progetto particolarmente notevole del Luzio per la decorazione della sala e permette di integrare idealmente le parti di affresco conservate nei lati nord e sud; anche i due disegni del Victoria and Albert Museum (N.E. 614-613), in varia misura si richiamano alla decorazione. I documenti contabili per la decorazione della sala detta della Biblioteca, situata nell'ala nord dell'appartamento farnesiano, fanno risalire l'inizio della decorazione alla fine del 1543, quasi in concomitanza con i lavori di decorazione della loggia di Paolo III. I lavori di pittura e di stuccatura, proseguono fino al 5 Aprile 1545, da tale data vengono citati solo i lavori di pittura delle pareti e questo potrebbe indicare la conclusione della decorazione della volta e il passaggio alla pittura delle pareti che sono prive di stucchi, la decorazione si è conclusa il 13 giugno 1545, data dell'ultimo pagamento. (I pagamenti relativi all'impresa resi noti per estratti sommari da A. Bertolotti, 1878 e, tradotti malamente in francese dal Rodocanachi, nel 1970, sono stati integrati con nuovi ritrovamenti dal Bruno e dal D'Onofrio). Gli affreschi della sala della Biblioteca sono stati molto danneggiati e presentano numerose lacune, nel 1723 è stato condotto, un restauro, documentato, che aveva arrecato gravi manomissioni, un'altro intervento si è avuto tra la fine dell'800 e i primi del '900 dal generale Mariano Borgatti, ma fondamentale è stato il restauro condotto da Gianluigi Colalucci nel 1967-1982 perchè ha reso possibile una migliore lettura dei soggetti grazie alla pulitura delle superfici pittoriche
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200186418A-0
  • NUMERO D'INVENTARIO 8/1394
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
  • DATA DI COMPILAZIONE 2000
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2011
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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