Arcangelo Michele
dipinto murale,
1545 - 1547
Tibaldi Pellegrino (attribuito)
1527/ 1596
tra due colonne emerge la figura dell'Arcangelo Michele, che ripone la spada nel fodero, è sormontata da una cartella con tritoni
- OGGETTO dipinto murale
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ATTRIBUZIONI
Bonaccorsi Pietro Detto Perin Del Vaga (1501/ 1547): disegnatore
Tibaldi Pellegrino (attribuito)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Castel Sant'Angelo
- INDIRIZZO Lungotevere Castello 50, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE la figura dell'Arcangelo Michele, in ricordo dell'apparizione del 590, si contrappone a quella della parete opposta dell'imperatore Adriano, primo fondatore del Monumento, ribadiscono la continuità e la conciliazione tra la tradizione sacra e quella profana, questo concetto gradito a Paolo III o forse fu una soluzione da lui stesso suggerita. L'affresco attribuito dal Baglione (Le Vite, 1642) al giovanissimo Tibaldi, che fu certamente uno dei più attivi e capaci collaboratori di Perino nella decorazione della sala; l'attribuzione è condivisa da Antal (1928, p. 29), dal Briganti (1945, p. 72), da Bodmer (1937, p. 15), dal Bruno ( 1970, p. 57), da Gaudioso (1976, p. 35) che cita inoltre il disegno di Prospero Fontana, alla Kunstbibliothek di Berlino Hdz. 3389, che è copia del medaglione con due tritoni che percuotono un uomo, al di sopra del San Michele. Una scena simile, a quella del medaglione, si trova pure nel basamento della Paolina, dovuta, secondo il Gaudioso a Giacomone da Faenza. Le allegorie, ai lati del San Michele, sono nella sala le sole attribuite a Perino
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200186300-73
- NUMERO D'INVENTARIO 8/1455
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
- DATA DI COMPILAZIONE 1979
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2011
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0