Santi e profeti
I tre lati della cappella sono interamente dipinti ad affresco e su quello di fondo poggia l'altare marmoreo. Nelle due pareti di sinistra e di destra sono, in basso, due rettangoli centrali su cui è dipinta in bianco una scritta, fiancheggiato ognuno da due scudi bianchi, su cui è un'altra breve scritta in nero. Anche sui pilastri laterali all'ingresso sono delle iscrizioni. Tutt'intorno corre un alto zoccolo a motivi geometrici. Al di sopra la decorazione crea sei finti archi, all'interno dei quali sono inserite le figure dei Santi. Le pareti sono ripartite da motivi gometrici e floreali, intervallati da rombi lobati con mezze figure di angeli. Sopra gli archi sono quattro rettangoli con figure di profeti, ognuno dei quali tiene in mano un cartiglio. Sul soffitto, i cui costoloni sono ornati con un fitto motivo geometrico, è raffigurato un cielo stellato
- OGGETTO dipinto
-
ATTRIBUZIONI
Costantini Costantino (notizie 1904)
- LOCALIZZAZIONE Osimo (AN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 1878, per volere del vescovo Michele Seri Molini (1871-1888), iniziarono i lavori di restauro del Duomo, secondo il gusto e le concexzioni teoriche del momento. I lavori furono dapprima affidati all'architetto Eduardo Arborio Mella (Vercelli 1808-1884), cui venne subito affiancato l'architetto osimano Costantino Costantini, che poi si occupò per ben quarant'anni dei restauri del Duomo. L'apertura delle cappelle, successiva alla demolizione degli altari che si trovavano lungo le navate minori, fu realizzata dal Costantini, ma era stata prevista anche dal Mella. Per l'altare del crocifisso, che racchiude appunto un crocifisso ligneo che, secondo la tradizione, avrebbe miracolosamente aperto gli occhi il 2 luglio 1796, il Costantini, allora assai giovane, disegnò sia gli affreschi laterali, realizzati poi da un pittore osimano, che questo altare, la sua prim aprova architettonica. L'altare è datato 1885 nell'iscrizione sulla parete destra. Il Costantini fu architetto autodidatta, attivo esclusivamente nelle Marche, ma che studiò e si documentò scrupolosamente su autori italiani (Selvatico, Boito) e stranieri (Choisy, De Dartein). Uomo di fede, fu assai impegnato nell'architettura religiosa. "E' attivissimo nella città natale con opere di stile neo-romantico in cui affiorano però elementi eclettici diversi, a testimonianza della sua irrequieta personalità di artista autodidatta" (L. Toschi, Costantino e Innocenzo Costantini. Progetti e realizzazioni, mostra, Osimo, 1984, p. 11)
-
CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100255038
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
- DATA DI COMPILAZIONE 1984
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- ISCRIZIONI a sinistra - SCS IOANNES BAPTISTA - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0