cielo di baldacchino - bottega Italia centrale (seconda metà sec. XVIII)
cielo di baldacchino,
1750 - 1799
Cielo di baldacchino definito da una cornice lignea dorata arricchita nella parte interna da un rivestimento in tessuto damascato rosso ed inserti di seta gialla; agli angoli sono presenti ganci di ferro per fermare quattro sculture lignee dorate raffiguranti piccoli putti che si ergono sopra l'insieme nella parte anteriore
- OGGETTO cielo di baldacchino
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MATERIA E TECNICA
FERRO
SETA
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MISURE
Altezza: 218
Larghezza: 183
- AMBITO CULTURALE Bottega Italia Centrale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello della Rancia
- INDIRIZZO Contrada Rancia, Tolentino (MC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La cornice lignea dorata, arricchita nella parte interna da un rivestimento in tessuto damascato rosso e da inserti in seta gialla, costituisce il cielo del baldacchino in cui dormì Napoleone Bonaparte durante il suo soggiorno a Tolentino riconducibile alla tipologia del cosiddetto 'lit d'ange', privo di colonne e sormontato da un baldacchino fissato alla parete leggermente più corto della lunghezza del letto, affermatasi con Luigi XIV ma ancora in auge durante il periodo rococò e noclassico (enciclopedia arredamento, 1966). Il bene proviene da Palazzo Parisani Bezzi, attualmente in restauro, in parte di proprietà del Comune di Tolentino che possiede il primo e secondo piano, ma originariamente della famiglia dei conti Parisani, una delle più antiche ed illustri di Tolentino della quale si hanno testimonianze fin dai primi anni del sec. XIV. Domenico Parisani, nato nel 1723 da Francesco Saverio (1689-1758) che era stato aggregato alla nobiltà cittadina nel 1718, ebbe quattro fratelli e si sposò nel 1758 con la contessa Anna Carandini di Modena. Alla sua morte, nel 1807, il palazzo fu acquistato da Giovanni Bezzi, notaio, deputato delle strade (1801), membro del Consiglio distrettuale di Tolentino (1808), appaltatore del dazio (1811), soprintendente dei generi di privativa (1815) e amico di Domenico e dei suoi figli. L'originaria residenza venne ampliata con l'acquisto di altri edifici adiacenti ma il piano nobile, dove Napoleone fu ospite nel 1797 per sottoscrivere l'accordo con lo Stato Pontificio e da cui proviene il bene catalogato, è rimasto invariato fino ad oggi, a differenza del piano terra che è stato adibito ad altri usi, e del secondo, abitato da privati fino al 1998. Quattro sono infatti le sale, oltre alla Sala detta degli Arazzi, alla Cappellina e al Gabinetto di Toletta, che costituiscono la parte di rappresentanza del Palazzo ubicata al primo piano e mantenuta quasi intatta negli arredi e nelle decorazioni in virtù degli eventi del 1797: la `Sala di ingresso`, la `Sala da ricevere`, la `Sala della Pace` (o Sala Gialla per via delle pareti rivestite in damasco giallo) dove fu sottoscritto il Trattato e la `Sala da letto di Napoleone` (C. Bianconi, 1996). Subito dopo la morte del Parisani fu stilato un `Inventario de' Beni ereditarij della Bo[na] Me[moria] Nob[ile] Sig. Domenico Parisani defonto li 3 Decembre 1807`, un importante documento conservato nell'Archivio dell'Accademia Filelfica di Scienze Lettere ed Arti di Tolentino che permette di ricostruire l'immagine dell'edificio, anche se pochi arredi e opere d'arte corrispondono alla descrizione, spesso sommaria, a causa delle trasformazioni avvenute nel corso dei secoli. Molti dipinti, infatti, furono venduti o rubati e gran parte dei mobili originali è scomparsa, sostituiti da altri provenienti probabilmente da acquisizioni di varia natura della famiglia Bezzi, perciò solo alcune volte è stato possibile individuare con certezza le opere nell'Inventario pubblicato da Oriana Mattioli in `Quaderni del Bicentenario`, (1999 n. 4) costituito da un fascicolo di 53 carte le cui prime 35 forniscono l'elenco dei beni mobili presenti nel palazzo a quella data. E' il caso del baldacchino in esame, attualmente smontato, citato nella Camera da letto `apparata di damasco rosso` e così descritto: `un padiglione di damasco rosso sopra il letto con cornice dorata e trine di gallone falso e testiera simile` (O. Mattioli, 1999). Il letto in cui dormì il Generale Bonaparte durante il suo soggiorno a Tolentino compare in fotografie dell'inizio del XX secolo della camera da letto (O. Mattioli, 1999) e nei più recenti allestimenti della stessa (Tolentino Guida, 2000). L'opera, unitamente alle altre depositate presso il Castello La Rancia, sarà a breve termine trasferita in altra sede perchè l'edificio è interessato da un restauro
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100143250
- NUMERO D'INVENTARIO inv., n.7342/b (sala1.08)
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
- DATA DI COMPILAZIONE 2003
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2003
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0