La Marca d'Ancona. carta geografica della Marca di Ancona

stampa a colori smarginata, 1564 - 1564

Carte geografiche: Marca di Ancona. Mezzi di trasporto: velieri. Oggetti: cartiglio; compasso. Araldica: stemmi

  • OGGETTO stampa a colori smarginata
  • MATERIA E TECNICA carta/ acquaforte/ acquerellatura
  • ATTRIBUZIONI Luchino Vincenzo (notizie 1556-1566): inventore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Cartoteca Storica delle Marche
  • LOCALIZZAZIONE Convento di S. Lucia
  • INDIRIZZO via Marcellini, Serra San Quirico (AN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE `La carta del Luchino è stata forse elaborata, sulla base di una fonte div ersa da quella che avrebbe dato origine alla famiglia di esemplari che com incia con la carta di Gastaldi. Essa è comunque migliore dell'altra e anch e l'incisione di Vincenzo Luchino, editore e libraio romano d'origine bolo gnese, del 1564, è notevole. Vi compaiono lo stemma papale di Pio IV e un passo di carattere storico-antiquario che sembra ricalcare il capitolo ded icato alla Marca dell'Italia illustrata di Flavio Biondo (1453), in elegan te cartiglio di gusto fiammingo. L'orografia è a mucchi di talpa, ma i top onimi sono ben distribuiti e con una certa chiarezza, l'idrografia tradizi onalmente molto evidente. Questa carta compare sulle "Raccolte Lafreriane" , atlanti di carte geografiche e di città che vennero confezionati dai lib rai romani, a seconda degli interessi dei clienti, tra 1570 e 1572. Il lib raio romano Giovanni Orlandi, che nel 1566 aveva acquisito da Luchino il r ame, cioè la matrice, di questa carta, scrive al geografo anversese Abramo Ortelio, nel maggio 1572, segnalandogli l'esemplare e, infatti, esso comp are nell'edizione del Theatrum orbis terrarum di Ortelio del 1573, tre ann i dopo la prima edizione (riedizioni nel 1574, 1575, 1579, 1580, 1581, 158 4, 1585, 1587, 1588, 1589, 1590, 1591, 1595, 1597, 1598, 1601, 1602, 1603, 1606, 1608, 1609, 1612). Di questa carta l'Orlandi produsse una nuova edi zione nel 1604 (ma nel cartiglio è segnata la data del 1602) con lo stemma di papa Clemente VIII al posto dell'altro. Un'altra edizione fu tirata da l libraio olandese Hendrik van Schoel, attivo a Roma a cavallo tra XVI e X VII secolo, e poi un'altra nel 1647 fu stampata da Francesco De Paoli, sem pre a Roma, dove operava dal 1635. Questa carta fu presa a modello anche d a Egnazio Danti nell'esecuzione del Picenum della Galleria Vaticana, come ci testimonia il geografo e matematico Giuseppe Magini in una sua lettera del 1598. E lo stesso Magini ne fa uso per mettere a punto la sua carta de lla Marca che compare, nell'incisione di Girolamo Porro (incisore venezian o attivo tra 1567 e 1596, che aveva già illustrato le Isole più famose del mondo di Tommaso Porcacchi nel 1572, il quale infatti la riproduce nel vo lume al capitolo XV, "Descrittione della Marca d'Ancona già detta il Picen o" con le stesse dimensioni e probabilmente dello stesso rame), nella sua traduzione di Ortelio ridotto in forma piccola, tradotto da Giovanni Paule t. La stessa carta, con minime varianti, torna in una riedizione dell'atla nte mondiale di piccolo formato intitolato Caert Thresoor (1598) di Barent Langenes, (attivo tra 1598 e 1610, editore di Middleburg specializzato in edizioni geografiche tascabili, che aveva carte incise da Jodocus Hondius e da Pieter van den Keere) dello studioso matematico e geografo Pieter Be rt, imparentato con l'incisore van den Keere (Kaerius) che la incide, i Ta bularum geographicarum contractarum libri, edito ad Amsterdam nel 1600, 16 03, 1606, 1612, 1616, 1617-18, 1737.' % (continua)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100141480
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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