Reliquiario architettonico a tempietto poggiante su un piede esalobato delimitato da una cornice modanata con motivo a perlato; il lato superiore è decorato da foglie d'acanto, disposte lungo i margini e sul collo del piede, che si stagliano su un fondo bulinato a piccoli cerchi. Il fusto a sezione esagonale è munito di nodo sferico schiacciato baccellato, percorso al centro da una cornice modanata con margini dentellati e raccordato al piede tramite un elemento circolare ornato da foglie e pigne, seguito da una cornice con sagoma inferiore a dentelli. Il ricettacolo è formato da un sottocoppa con baccellature e da una teca a tempietto esagonale con due ordini di finestrelle ad arco acuto inflesso (bifore in basso, pentalobate in alto), impostate su semplici montanti a colonna; gli archi, ornati da piccoli trafori circolari, sono cimati da gattoni. Le finestrelle dell'ordine inferiore sono alternate a colonnine a sezione circolare con collarino centrale modanato e pinnacoli con sfera apicale mentre le monofore dell'ordine superiore sono intervallate a lesene, anch'esse culminanti in pinnacoli con globo. Il coronamento a lanterna cuspidata presenta sei facce decorate ciascuna da un fiore di cardo su alto stelo fogliato; croce apicale su globo. La teca contiene all'interno una lunetta con innesto a vite sormontato da un cherubino; nella lunetta è inserito un medaglione ovale con cornice a spirale
- OGGETTO reliquiario architettonico
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MATERIA E TECNICA
ARGENTO
cristallo/ molatura
VETRO
- AMBITO CULTURALE Bottega Umbra
- LOCALIZZAZIONE Spoleto (PG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il reliquiario, contenente la reliquia di San Felice martire (titolare della chiesa di provenienza dell'opera), mostra un linguaggio stilistico variegato, che combina elementi tipici dello stile tardo gotico (si vedano in particolare gli archi inflessi delle finestrelle del ricettacolo, impreziositi dalle punzonature circolari) con decorazioni desunte dal repertorio quattrocentesco, quali le baccellature del nodo e del sottocoppa e i motivi fitomorfi del piede e del coronamento. Posteriori sono la lunetta con cherubino al centro della teca e il medaglione in argento e cristallo molato, non pertinenti al manufatto. L'opera può essere confrontata con altri due reliquiari che si conservano nel territorio di Cascia, quello della chiesa di San Giorgio nella frazione omonima, riferito dalla Liscia Bemporad a scuola umbra dell’inizio del XVI secolo (già assegnato dal Fabbi a bottega sulmonese) e quello della chiesa di San Giovenale di Logna, anch'esso databile al principio del ‘500; elementi in comune con il reliquiario di San Giorgio si riscontrano nel ricettacolo, come il sottocoppa baccellato, le colonnine che separano le finestrelle dell'ordine inferiore, i montanti delle finestrelle stesse e la decorazione fitomorfa delle facce della lanterna. Nel reliquiario di San Giovenale gli archi ogivali inflessi a cinque lobi sono analoghi a quelli delle finestrelle dell'ordine superiore del reliquiario di San Felice. La caratteristica che avvicina i tre manufatti, rintracciabile anche in altri oggetti di produzione umbra di questo periodo (come il reliquiario della chiesa di San Francesco a Terni) è la convivenza di un linguaggio ormai rinascimentale con un goticismo che è in genere riservato alla struttura architettonica del ricettacolo
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000218804
- NUMERO D'INVENTARIO 009-2017/06/20-326
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 2018
- ISCRIZIONI medaglione, filatterio - S. Faelicis M - a inchiostro - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0