emblema di Federico da Montefeltro

formella, 1474/ 1482

Formella approssimativamente quadrata, della misura del piede urbinate, recante a rilievo, in corrispondenza di due angoli, l'emblema delle fiammelle; sugli altri due le iniziali di Federico e il titolo gentilizio di duca, a lettere capitali inserite l'una nell'altra a dimensione decrescente

  • OGGETTO formella
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italia Centrale
  • ATTRIBUZIONI Martini Francesco Di Giorgio (attribuito): disegnatore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Ducale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Ducale
  • INDIRIZZO Via Federico da Montefeltro, Gubbio (PG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La formella fa parte di una serie di 275 esemplari che costituiva parte dell'insieme dello sporto del tetto. Il numero totale doveva essere consistentemente maggiore: all'inizio del secolo XX sono numerose le testimonianze documentarie che lamentano sia la grave trascuratezza in cui si trovava il tetto dell'edificio, sia il fatto che gli oggetti venissero venduti, in quantità, dagli allora proprietari del palazzo, i componenti della famiglia Balducci. Tre di esse risultano presso il Museo di Palazzo Venezia a Roma. Il disegno viene attribuito a Francesco di Giorgio Martini ma non si conosce la fornace che dovette eseguire la numerosa serie di oggetti. Secondo Capannelli (2008, p. 187 e segg. e passim) la formella risulta essere il "modulo attraverso il quale l’autore ha dimensionato l’intera corte, dalle finestre alle colonne, all’interasse che corre tra colonna e colonna, legando attraverso rapporti proporzionali i vari dimensionamenti." La formella avrebbe le dimensioni del piede urbinate anche se poi i singoli elementi variano di alcuni mm, poiché probabilmente la fase della cottura può avere comportato una minore o maggiore compressione della terracotta. Riguardo all'aspetto iconografico, non si ha la certezza del significato delle fiammelle: secondo infatti Sannipoli (2008, pp. 272 e segg.) esse possono essere legate sia alla permanenza di Federico come ostaggio a Venezia, quando egli aveva undici anni, e dove entrò a far parte della Compagnia della Calza dedita a ideali cortesi e che ostentavano "fiamme d'amore" tanto da essere definiti anche compagnia degli Accesi"; questa che divenne una sorta di divisa della Compagnia fu riproposta da Federico, anche per ragioni politiche, nel corso di tutta la sua esistenza. Altre interpretazioni, riportate in Sannipoli a cui si rimanda, riguardano la presenza di simili motivi nella loggetta di Palazzo Beni sulla volta della quale compare tra le altre cose anche la raffigurazione di un sole con fiammelle dall'andamento ondulato e terminanti a punta, anche se in una configurazione differente perché non parallele ma concentriche. Vista la collocazione, anche in assenza di una precisa lettura del significato, il richiamo all'affresco avrebbe un valore araldico-familiare poiché l'affresco del palazzo Beni sarebbe da mettere in relazione con a Guidantonio da Montefeltro, Nello stesso contributo alla storia del Palazzo del 2008, capannelli (2008, pagg. 122-123) legge invece la decorazione come fiocchi di lana che cadono, interpretando quindi il motivo come un omaggio ad una delle attività di maggior spicco per la società eugubina, la lavorazione della lana che a nella cittadina era rappresentata dall'Arte della Lana
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000196812
  • NUMERO D'INVENTARIO 942-1173; 1175-1207; 1213-1223
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2017
  • ISCRIZIONI nel campo, in due angoli - FE/ DVX - a mattonella - latino
  • STEMMI angoli - gentilizio - Emblema - Federico da Montefeltro - 2 - Fiammelle
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA relazione di restauro (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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