grottesche, allegoria della Carità

decorazione pittorica, 1800 - 1899

Al centro, edicola centinata includente la Carità come figura femminile di profilo, abbigliata all'antica, che reca tra le braccia due fanciulli ign udi; sul timpano anfora istoriata tra due figure ibride con busto maschile e terminazioni vegetali, addossate ai lati, motivi vegetali, caducei, ucc elli in alto, arpie ibride con terminazioni vegetali, recanti torce accese scomparto esagonale con figura

  • OGGETTO decorazione pittorica
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italia Centrale
  • LOCALIZZAZIONE Villa del Cardinale
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le lunette del pianerottolo intermedio e la seconda campata dello scalone che accede al secondo piano presentano una decorazione di gusto neoclassic o e antichizzante senza dubbio ispirata al repertorio di grottesche "all'a ntica" ampiamente illustrato nei dipinti cinquecenteschi della Villa, ma d 'altra parte anche aggiornata alla moda antiquaria stimolata e alimentata dalle scoperte archeologiche che, a partire dai primi decenni del XVIII se colo, avevano riportato alla luce l'antica città di Ercolano. La vasta dif fusione di raccolte di incisioni che documentavano quegli straordinari rit rovamenti diede nuovo impulso alla pittura antichizzante a grottesche, pro muovendo la diffusione nelle arti decorative, in special modo nella manifa ttura di ceramiche e porcellane, di figurazioni e motivi vascolari classi ci. Questa corrente di gusto, esaltata dal formalismo neoclassico, riemerge ri nvigorita dallo studio accademico nelle decorazioni del secondo Ottocento, che ripropongo, con sfoggio di virtuosismi tecnici, tutto il repertorio " all'antica". A questo proposito, un esempio in ambito locale estremamente rappresentativo è costituito dal complesso decorativo del Palazzo della Pr ovincia a Perugia che, nel corso degli anni '70 di quel secolo, vide attiv i numerosi artisti e decoratori dell'epoca, tra i quali Domenico Bruschi ( 1840-1910), Mariano Piervittori (1820-1888) e Matteo Tassi (1831-1895). Nel corso del XIX secolo la Villa, di proprietà della famiglia Oddi fin da l 1645, venne più volte interessata da interventi di rinnovamento e di res tauro volti anche a valorizzarne la capacità ricettiva, favorendone l'util izzo, a partire dalla metà del secolo, come "Country House": il secondo pi ano venne allestito per l'ospitalità con nuove camere e servizi. In seguito, nel 1891 la Villa fu acquistata da Francesco Cesaroni e subì n uove trasformazioni e restauri
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000077987
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 2001
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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