L'ossatura dell cancellata è costituita da una serie di spartizioni quadrangolari incorniciate da una fascia a dentelli e da un listello a spigolo vivo con bottoni in rilievo. All'interno di ogni riquadro sono quattro quadrilobi a traforo, uniti da fascette borchiate. Il coronamento è formato da due fasce, di altezza diversa, con intrecci a traforo, separate da un amodanatura a listelli aggettanti. Il fastigio vede l'alternanza di cuspidi trinagolari con tre quadrilobi inscritti in altrettanti cerchi a traforo e pinnacoli sormontati da croci sagomate. Le cupidi sono altresì coronate da un elemento a fiore e ornarew sui crinali da motivi a gattoni. A l centro della fasciua superiore del coronamento è sovrapposto uno stemma a scudetto, forse originariamente dipinto
- OGGETTO cancellata
-
ATTRIBUZIONI
Gismondo ((orvieto Secc. Xv-xvi))
- LOCALIZZAZIONE Orvieto (TR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La cancellata della Cappella di S. Brizio è la più recente tra le realizzazioni analoghe visibili all'interno del Duomo. La prima ad essre realizzata fu la cancellata della navata centrale, a compassi gotici a cimasa con fioroni e foglie, eseguita tra il 1337 e il 1338 da Conte Lechi e da suo figlio Giacomo, proveniente da Siena (Fumi 1891, p. 462; P. Toesca, Il Trecento, Torino 1951, p. 944). Ad essa seguì la grata della Cappella del Corporale, iniziata nel 1352-62 da Matteo da bologna e terminta poi da Giovanni di Michele di Orvieto nel 1366 (Fumi 1891, p. 462; P. Toesca, Il Trecento, Torino 1951, p. 944). Appare dunque chiaro che la tardizione dell'arte del ferro battuto venne importata ad Orvieto da asltre regioni e soltanto in un secondo momento fu rielabotrata a livello locale. Sebbene lòa Cappella di S. Brizio fosse ormai edificata da lungo tempo e già completa nelle decorazioni soltanto nel XVI sec. si provvide a dotarla di un acancellta. L'incarico fu eseguito dal maestro locale Gismondo (Perali 1919), la cui presenza nel cantiere del Duomo è documentata dal 1513 al 1517 (Fumi 1891). L'opera fu terminata nel 1516, come fa fede l'iscrizione del paletto; ciò che colpisce maggiormente è la volontà di Gismondo ddi uniformarsi all'iconografia e allo stile delle altre due cancellate esistenti, molto anteriori e rispondenti alle esigenze del gusto medievale. Il Maestro apporta, rispetto allo schema della grata della Cappella del Corporale, solo delle varianti marginali nel coronamento, rendendo più serrata la disposiziuone degli ornamenti ma lasciando immutato lo schema gotico di base. Indicativa è anche la presenza del tirante superiore fogliato in guisa di mano umana, soluzione che rimanda nettamente a prototipi medievali
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000016153
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 1990
- ISCRIZIONI sul paletto - HIC OPUS GISMUNDUS URBENETANUS PERFECIT MDXVI - a incisione - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0