trionfo di due sovrani o lotta delle virtù contro i vizi
valva di dittico
ca 800 - ca 830
La placchetta è una valva di dittico consolare tardo-imperiale di rimpiego. La superficie, incorniciata tutto intorno da un fregio a fogliame sottolineato da un listello di olive alternate a doppi anelli, è suddivisa in due registri da una fascia ornamentale analoga. Sei teste femminili velate, entro riquadri, occupano gli angoli dell'avorio e le estremità della fascia mediana. Nei due registri, all'ombra di archi poggianti su colonnine, sono rappresentati due guerrieri in controparte in atto di reggere uno scudo, mentre pungono con la lancia il personaggio che stanno calpestando
- OGGETTO valva di dittico
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MATERIA E TECNICA
avorio/ intaglio, foratura
- AMBITO CULTURALE Corte Di Carlo Magno Corte Di Ludovico Il Pio
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
- LOCALIZZAZIONE Palazzo del Bargello
- INDIRIZZO Via del Proconsolo 4, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Valva dall'iconografia molto discussa. Secondo Goldschmidt (1914) e Katzenellenbogen (1939), trae ispirazione dalla Psychomachia di Prudenzio e rappresenta il trionfo di due Virtù cardinali; mentre le teste velate ai bordi si collegano con altre virtù. Nel 1953, Deér sottolinea il riferimento ai ritratti tardo-imperiali, come il dittico del Tesoro della cattedrale di Aosta, o all'immagine di Cristo trionfante che calpesta l'aspide o il basilisco. Lo studioso, stante la presenza del diadema e la vicinanza stilistica dell'opera con gli avori attribuiti all'ambito di Carlo Magno, propone di leggere la valva come un doppio ritratto dello stesso imperatore, vittorioso sui barbari, mentre identifica le teste velate in allegorie delle Virtù, come si osservano in alcuni manoscritti carolingi (Sacramentario di Autun, Bibblia di Viviano, Evangeliario di Cambrai; cfr Gaborit-Chopn in Ciseri 2018, p. 91). Gaborit-Chopin ritiene che entrambe queste ipotesi siano compatibili, perché "il doppio ritratto dell'imperatore vincitore è anche un simbolo della vittoria sul male" (Ivi). La studiosa mette in relazione l'avorio con le opere eseguite nell'ambito della corte di Carlo Magno verso l'800, appartenenti al cosiddetto "gruppo Ada". La composizione generale, con le teste disposte ai bordi, è avvicinabile a quella degli avori del Salterio di Dagulfo (Parigi, Musée du Louvre, inv. MR 370-371). Anche l'aspetto dei personaggi ricorda la coperta del Salterio di Dagulfo, nonché il Cristo trionfante di Oxford (Bodleian Library, ms. Douce 176) o la placchetta del Bargello con le Pie donne al sepolcro (inv. 35 Carrand; NCTN 0901395347). Kashnitz (2010) suggerisce una datazione al secondo quarto del IX secolo, che, secondo Gaborit-Chopin, non è da escludere. L'avorio del Bargello può essere riferito a modelli tardo-imperiali, con la rappresentazione dei guerrieri all'antica, come l'Arco di trionfo di Eginardo, realizzato per la basilica di Saint-Servais a Maastricht (815-830), o all'immagine dell'imperatore nel Liber de laudibus sanctae di Rabano Mauro (826 circa, Fulda). La decorazione e le colonne tortili e scanalate rimandano al Dittico Harrach (Colonia, Museum Schnütgen, Peter und Irene Ludwing Stiftung,s.n. inv.), o alla placchetta di San Giovanni (New York, The Metropolitan Museum of Art, inv. 1977.421) e agli Evangeliari di Lorsch, compresa la loro coperta eburnea (Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Pal. Lat. 50; Londra, Victoria and Albert Museum, inv. 138-1866). Gaborit-Chopin rifiuta i confronti proposti da Goldschmidt (1918) e precisa che anche se l’ascrizione al "gruppo Ada" può essere discutibile, i confronti indicano che il manufatto è databile ai primi decenni del IX secolo, alla corte di Carlo Magno o agli inizi del regno di Ludovico il Pio
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901395342
- NUMERO D'INVENTARIO Collezione Carrand 30
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
- ENTE SCHEDATORE I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
- ISCRIZIONI sul retro - représentant l'empereur Théodose vainqueur des barbares. Il provient de l'abbaye d'Ambronay en Bugey - grafia moderna -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0