CRISTO CROCIFISSO CON LA MADONNA DEI DOLORI E SANTI OLIVETANI

dipinto,

Personaggi: Cristo; Madonna. Figure: santi olivetani. Strumenti del Martirio: croce; chiodi; corona di spine. Abbigliamento religioso: mitria; pastorale. Oggetti: libro; teschio

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Mannucci Gaspare (1575/ 1642)
  • LOCALIZZAZIONE Museo nazionale di Villa Guinigi
  • INDIRIZZO Via della Quarquonia, Lucca (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Per la tela, facente parte del Fondo Ospedali di San Luca e raffigurante Cristo Crocifisso con la Madonna dei dolori e santi olivetani, si ipotizza la provenienza dall'altare del Crocifisso che dalle Visite pastorali del 1575 e del 1595 risulta esistente nella chiesa di San Ponziano, completamente modificata nell'aspetto architettonico e nell'apparato pittorico intorno al 1720. Grazie all'iscrizione che compare sul libro collocato ai piedi della croce (GASPAR MANNVCCIVS FLOR. FACIEBAT), il dipinto è riferibile con certezza a Gaspare Mannucci, che stabilitosi a Lucca sul principio del Seicento vi impiantò una bottega prolificamente attiva su tutto il territorio. Sono inoltre istituibili precisi raffronti tra la tela in oggetto e altre opere del catalogo del fiorentino: il Cristo appare quasi sovrapponibile a quello effigiato nel Crocifisso con i Santi Francesco, Carlo Borromeo e Angelo carmelitano dei depositi di Villa Guinigi (inv. 455/63), nel Crocifisso e dolenti conservato nella Cappella del Noviziato nella Certosa di Farneta e nel Crocifisso e santi collocato sul secondo altare destro della chiesa di San Rocco a Borgo a Mozzano. Infatti, come giustamente sottolinea Patrizia Giusti (1994, p. 200), il Mannucci a Lucca apre una bottega dove i dipinti venivano realizzati quasi in serie - a conferma di ciò si osservi l'esecuzione assai corsiva che caratterizza la tela - verosimilmente disponendo di cartoni "che permettevano di trasferire una figura dall'uno all'altro, in schemi compositivi assai semplici, simmetrici, che tanto agevolmente si prestavano a questa tecnica di assemblaggio". La tela, presentata in occasione della mostra sui Dipinti restaurati e dal restaurare dai Fondi del Museo di Villa Guinigi (Filieri 1987, pp. 17 e 28), è stata in seguito menzionata dal Ciardi per sottolinearvi, come in altre opere del fiorentino, "l'accentuazione degli affondi d'ombra che invadono il campo di presentazione e giungono ad annettersi parte del testo figurale" (Ciardi 1994, p. 19)
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900531377
  • NUMERO D'INVENTARIO O.S.L. 201
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2001
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
    2006
  • ISCRIZIONI sul libro in basso al centro - GASPAR MANNVCCIVS FLOR.(ENTINUS) FACIEBAT - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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