CRISTO CROCIFISSO
La croce, di piccole dimensioni, è dipinta su entrambi i lati; la superficie pittorica è conservata solo frammentariamente: le estremità del braccio orizzontale sono state segate, mentre è in pessimo stato di conservazione la zona superiore del lato anteriore. In quest'ultimo non è più leggibile il volto del Cristo, probabilmente rappresentato vivo (Cristo triumphans); il corpo, leggermente inarcato e trafitto da quattro chiodi, è coperto da un perizoma decorato da una ricca crisografia. Il tabellone è decorato con motivi geometrici; sulla cimasa compare l'iscrizione INRI. Sul lato posteriore , il Cristo è rappresentato morto (Cristo patiens), con il corpo leggermente inarcato; il perizoma e la parte inferiore sono stati ridipinte in epoca successiva (secolo XIV). Il tabellone è decorato con motivi geometrici; sulla cimasa compare l'iscrizione
- OGGETTO croce dipinta
-
ATTRIBUZIONI
Giunta Di Capitino Da Pisa Detto Giunta Pisano (attribuito)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di S. Matteo
- LOCALIZZAZIONE Convento di San Matteo in Soarta (ex)
- INDIRIZZO Piazza San Matteo in Soarta, 1, Pisa (PI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera, di cui è ignota la collocazione originaria, fu rinvenuta dal celebre studioso di belle arti Giovanni Rosini, nella prima metà dell'Ottocento, nella bottega di un legnaiolo. Già allora in pessimo stato di conservazione, fu esposta, alla fine del secolo, nel nuovo Museo civico. La croce era verosimilmente destinata ad un impiego processionale, come si evince dal fatto che è dipinta su ambedue i lati. Significativa è la rappresentazione di Cristo vivo su un lato e Cristo morto sull'altro, dovuta forse al coinvolgimento dell'opera nelle celebrazioni pasquali. L'opera mostra numerosi punti di affinità con alcune croci pisane della prima metà del secolo XIII, in particolare quelle facenti capo all'attività di Giunta per le caratteristiche tipologiche (come la decorazione del tabellone con motivi geometrici). Nella resa delle pieghe del perizoma e dei dettagli anatomici - come l'inarcatura dell'addome e la stilizzazione grafica dei muscoli delle braccia, delle gambe e del ventre - può essere accostata ad altre opere della metà del Duecento, in particolare a quelle raccolte intorno alla figura di Enrico di Tedice e al "Maestro di San Pierino"
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico non territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900531048
- NUMERO D'INVENTARIO 5722
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo Nazionale di San Matteo - Pisa
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2001
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- ISCRIZIONI nella cimasa, lato posteriore - IH[ESVS] NAZAREN[VS]/ REX IVDEOR[VM]// - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0